Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
XIX
L'edificio, in stile impero, potrebbe risalire alla fine del XVIII secolo o ai primi anni dell'Ottocento. In origine era di proprietà dei conti Prandi d'Ulmhort. Nel 1831, Pasquale Anderwalt aveva in questa casa il laboratorio dove costruiva orologi e parafulmini, poi trasferito in locali più spaziosi nella zona di Guardiella. Nel 1853 l'immobile fu sottoposto ad un intervento di restauro su progetto dell'architetto di Pirano Lorenzo Furian. Infatti, nella documentazione conservata presso l'archivio tecnico del Comune, sono presenti i progetti datati 1853 con la didascalia "rifabbrica e restauro delle unite case n. 515 e n. 599 site tra la Contrada del Corso e la Contrada delle Beccherie di proprietà degli eredi del decesso sig. cav. Jacopo de Prandi". Al 1885 risale il progetto firmato da G. B. Dreina per l'apertura di nuovi fori di porte e finestre per dare più luce alle scale interne. Nel 1984 l'intero edificio è stato sottoposto ad un intervento di restauro. L'immobile è conosciuto con il nome di casa della Portizza, in relazione all'androna che attraversa il pianterreno collegando piazza della Borsa con via delle Beccherie.
Il fabbricato, a pianta rettangolare, presenta cinque piani fuori terra. Al piano terra dell'edificio si apre un androna che collega piazza della Borsa con via delle Beccherie. Al piano nobile, in corrispondenza dell'apertura della Portizza, si trova un balcone con ringhiera in ferro battuto. Le finestre del primo piano sono ornate da lunette decorate con scenette a bassorilievo, mentre quelle dei piani superiori sono sormontate da frontoni lineari. La parte superiore della facciata si conclude con un fregio a bassorilievo a motivi vegetali e allegorici. Sotto la linea di gronda del tetto corre una cornice a dentelli.
PANDURO (esterno) Il panduro collocato in chiave d'arco della Portizza raffigura un Ercole incappucciato da una testa di leone, con le zampe incrociate sotto al mento BASSORILIEVI (esterno) Un fregio a bassorilievo con motivi vegetali e allegorici corona la parte superiore del tetto. Le Lunette delle finestre del primo piano sono decorate con dei motivi allegorici a bassorilievo.
Compilato in data: 2005