Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1804
L'edificio fu eretto nel 1804. Non è noto l'architetto che lo progettò, anche se il Caprin aveva attribuito l'edificio a Pietro Nobile. Come si evince da documenti conservati presso l'Archivio di Stato di Trieste, nel dicembre del 1803, Maria Teresa Civrani e il marito Carlo Leopoldo Eisner, ottennero la possibilità di riedificare le loro tre case in piazza Piccola. Le tre case in origine erano appartenute al barone Francesco Marenzi e ad Agostino Sartorii, vendute in seguito ai Civrani nel 1777. Le partite tavolari di queste tre case corrispondono a quelle attuali di Palazzo Eisner-Civrani. Inoltre dalla parte postica dell'edificio si nota chiaramente che il Palazzo è il risultato dell'unione di due case, unificate soltanto sui prospetti in vista. Nel 1850 l'edificio fu acquistato dalla famiglia Polacco, il cui ultimo erede, Alfonso Polacco lo lasciò in eredità al Comune di Trieste nel 1891. Alcune modifiche agli interni del Palazzo e il passaggio di collegamento con il vicino edificio del Municipio, furono eseguiti nel 1892. La facciata al pianterreno, invece, fu modificata nel 1896.
L'edificio, a pianta rettangolare, si compone di pianoterra, ammezzato e tre piani superiori. L'alto basamento, che comprende anche l'ammezzato, è rivestito in bugnato a conci di pietra bianca. Le facciate sono scandite orizzontalmente da marcapiani che collegano i davanzali delle aperture dei piani superiori. Le finestre sono coronate con cimase rettilinee molto aggettanti. Gli angoli del prospetto che si affaccia su Piazza Piccola sono lievemente sporgenti e rivestiti in intonaco chiaro creando così l'effetto di finte lesene. Al centro di questa facciata si evidenzia, all'altezza del primo piano, un balcone con balaustra in ferro battuto sorretto da quattro mensole. L'apertura che da accesso al balcone è sormontata da timpano. Sul lato di via della Procureria si apre l'ingresso principale: un ampio portale con foro rettangolare e lunetta, sormontato da un poggiolo sostenuto da quattro modiglioni decorati da ghirlande con festoni di rose a rilevo e motivi vegetali. Al balcone, che presenta una balustra in ferro battuto, si accede da una porta finestra con timpano raccordato da mensole scanalate. L'immobile culmina con una cornice a dentelli sotto lo sporto del tetto.
ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno) I balconi presentano una ringhiera in ferro battuto in stile impero.
Compilato in data: 2005