Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1804
L'edificio s'inserisce nella fase di espansione settecentesca del rione detto di Cavana, all'interno del Borgo Cittavecchia. Il palazzo viene costruito per Moisè Marchioni e A.C. Jesurum nel 1804, come si desume dalla data riportata nell'arco del portone principale, su disegno dell'architetto Francesco Balzano, a cui spetta anche l'originale progetto neo-cinquecentesco della distrutta Sinagoga nel vecchio borgo. Il progettista di formazione dalmata rappresenta un unicum nel panorama cittadino di fine Settecento rispetto agli architetti triestini della svolta neoclassica. Il palazzo, caratterizzato da "spunti sanmicheliani e sansoviniani" (Tull Zucca, 1976), viene destinato ad ospitare diversi appartamenti, tra cui quello dello studioso Francesco Pepeu, da cui il nome dell'edificio. Tra i personaggi qui ospitati si segnala il console di Francia Maurice Séguier favorevole all'arrivo di Napoleone durante la seconda e terza occupazione francese. Agli inizi dell'Ottocento nel palazzo viene ricordata la presenza di una scuola di lingua italiana. Tra il 1881 ed il 1898 i locali del pianoterra sono stati interessati da interventi di ristrutturazione.
La struttura, con pianta rettangolare, presenta quattro piani fuori terra con sottotetto. Affaccio principale su Via Madonna del Mare, secondari su Via Cavana e Via Felice di Venezian. L'edificio è caratterizzato da facciate con rivestimento a bugnato liscio al pianoterra e trattamento ad intonaco di colore rosa ai piani superiori. Il pianterreno è ritmato da un fori commerciali con arcate a tutto sesto. Ai livelli superiori si aprono finestre rettangolari inquadrate da cornici in pietra bianca e cimasa lineare. Il prospetto principale si distingue per una maggiore articolazione: la parte inferiore è ripartita da lesene lisce, scanalate ai livelli superiori su alti piedistalli. Il primo ordine risulta più semplice con trabeazione lineare, mentre il secondo presenta una decorazione a metope e triglifi. Un finto terrazzo a balaustra è collocato al quarto piano. Le aperture sono decorate da scanalature larghe e profonde alternate a conci lisci. Sulla sommità si trova una piccola quinta architettonica sulla quale spicca una finestra che riporta l'ordine, utilizzato in facciata, anche sopra la chiusura del tetto a falde. A coronamento della facciata principale emergono sei grandi vasi di pietra decorati da mascheroni.
PARASTE (esterno): Paraste lisce in corrispondenza del primo ordine, scanalate nel secondo, facciata principale. BALAUSTRA (esterno): Parapetto con balaustre ad anfora in pietra bianca al quarto piano fuori terra. FREGIO (esterno): Fregio decorativo con metope e triglifi nella trabeazione del secondo ordine, facciata principale. VASI (esterno): Gruppo di sei vasi in pietra decorati con mascherone a coronamento dell'edificio.
Compilato in data: 2005