Fabbricato di Località Prosecco 220

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Localizzazione
Prosecco; Trieste
Località Prosecco, 220
Comune Censuario: Prosecco; numero anagrafico: 220
Uso attuale
Terziario-direzionale - altro
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale

XIX

L'immobile è ubicato all'interno dell'antico villaggio rurale di Prosecco, che Agapito ricorda abitato da "750 anime" suddivise in 133 abitazioni "al limitare del XIX secolo". Situato nei pressi di un importante incrocio stradale nella zona di coltivazione del Pucinum, vino celebrato, sin dall'antichità, dallo stesso Plinio, da cui il nome di castello di Pucino. La parrocchia di Prosecco è attestata già nel 1466, come si evince da un lascito testamentario indirizzato alla chiesa di S. Martino di Prosecco, anche se la consacrazione dell'edificio di culto, a San Martino di Tours, suggerisce indubbiamente una fondazione ben più antica. Lo sviluppo urbanistico della città di Trieste tra Sette e Ottocento favorisce la crescita dei villaggi periferici, tra cui anche lo stesso quartiere di Prosecco. A seguito dell'incremento demografico, il programma di rinnovamento edilizio si rivolge inizialmente a strutture destinate ai servizi primari e di pubblica fruizione; in tale contesto si inserisce l'impresa dell'immobile in oggetto. Termine ante quem per attestare l'esistenza dell'edificio già alla fine del XIX secolo è il 1901, data cui si riferisce il Piano di liquidazione per il "Ricintamento del Fondo Comunale sito davanti allo stabile N politico 220 Prosecco", approvato dall'Ufficio tecnico comunale il 12 novembre. Il disegno reca la firma dell'ingegnere Cornelio Budinich (Fiume 1873 - Trieste 1935). Impiegato presso l'Ufficio dei lavori pubblici del comune di Trieste dal 1900 al 1913, Budinich viene ricordato per il suo contributo all'architettura scolastica, con importanti progetti per istituti locali dove dimostra competenza e modernità con un'attenzione particolare per l'eleganza delle forme, evidente espressione del suo linguaggio eclettico. A tali moduli si ispira il disegno per la recinzione della proprietà in esame. L'immobile, invece, la cui costruzione si può approssimativamente collocare nel corso dell'Ottocento, presenta una semplice e funzionale planimetria; sobrio è anche il trattamento delle superfici murarie. Al 24 luglio 1967 risale un piano di situazione, elaborato dall'Ufficio tecnico comunale, dimostrante lo stato dell'immobile sede della delegazione municipale di Prosecco. Attualmente l'immobile ospita uffici comunali e dell'Azienda Sanitaria Locale.

Il fabbricato, isolato su lotto di pertinenza, è costituito da due livelli fuori terra a pianta quadrangolare, con distribuzione su scala centrale del tipo in pietra appoggiata su muratura portante. Le caratteristiche architettoniche sono quelle di un edificio periurbano eclettico di fine secolo XIX, con struttura portante verticale in pietra, orizzontamenti e strutture della copertura a falde in legno.

Il fabbricato si caratterizza esternamente per un abbassamento in intonaco rustico posto a protezione della facciata lungo tutto il perimetro. La facciata risulta trattata completamente in intonaco liscio colore grigio chiaro; i fori architettonici sono disposti in maniera regolare sulle facciate sud-ovest e sud-est, su cui si apre centralmente anche l'ingresso protetto da una pensilina con sorretta da mensole in pietra. La facciata nord-ovest risulta cieca, mentre a nord-est si aprono solo pochi fori finestra. Al piano terra i fori finestra sono riquadrati da erte in pietra squadrata; il portone di accesso, definito da imponenti erte in pietra locale, è costituito da due ante vetrate lignee, con inferriate di protezione in ferro battuto a decorazioni geometriche; i serramenti di finestra originali lignei a doppia anta a quattro specchiature, sono protetti esternamente da oscuranti metallici. Al piano primo varia la tipologia degli oscuranti, lignei a doppia anta a lamelle orientabili. Lo sporto di linda è semplicemente intonacato e supporta un canale di gronda in lamiera zincata. Il manto di copertura è in coppi curvi rossi uso Trieste. Internamente i pavimenti al piano terra sono rifiniti in marmette di graniglia e cemento; la scala presenta gradini in pietra locale, mentre i locali al piano superiore sono pavimentati in piastrelle di ceramica.

Compilato in data: 2009

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