Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Nato a Palazzolo sull'Oglio nel 1824, lavora a Vienna dal febbraio all'aprile del 1850 con Johann Fleischer, nel settembre dello stesso anno compare il suo logo Photograph aus Paris in Kohlmarkt Nr. 1146 e inizia a dare lezioni sugli ambrotipi "Photographie auf Glas" sino al 17 ottobre 1850 e a vendere macchine per la dagherrotipia. Risiede a Trieste fino al 1855. Lo troviamo a casa Ivanovich, vicino alla contrada della Sanità, dal 13 gennaio 1851 al 25 gennaio 1851, in piazza della Legna, 849 accanto al caffè al Circolo, casa del Circolo dal febbraio all'ottobre 1852, in contrada del Canal Piccolo, 730 sopra il caffè Tommaso, a casa Vivante da agosto 1853 a novembre 1855. Si hanno informazioni su di lui a Trieste negli anni 1852 e 1853 quando scatta le fotografie che saranno sfruttate per trarre le sei litografie di Alberto Rieger nell'album Situazione e vedute principali dell'I.R. strada ferrata da Trieste a Nabresina: In memoria del chiudimento del grande Viadotto di Nabresina edito da Giuseppe Malovich nel 1857, a Milano 1855-1877 a Piacenza nel 1864. Sul Diavoletto del 4 ottobre 1855, pubblica un'inserzione in cui offre il suo studio di fotografia con macchine e materiali annessi di casa Vivante. Forse attivo a Brescia (come risulta dalla Cronaca di Ignazio Cantù), si registra a Milano come fotografo in contrada San Paolo 946 solo nel 1857 anno in cui, a Brescia propone 15 positivi all'Esposizione Generale Bresciana e si aggiudica la "medaglia d'argento di prima classe per ritratti fotografici senza ritocco". Nel 1857 espone quindici ritratti "senza ritocchi" all'Esposizione Generale Bresciana ottenendo la medaglia d'argento di prima classe. Nel 1858 riceve a Milano un premio per miglioramenti nella fotografia mentre Nel 1859 si sposta nella sede di contrada di San Vito al Pasquirolo dove resterà fino al 1877. Emilio ha un fratello, Enrico, nato a Brescia nel 1825, iscritto nei Ruoli nel 1863, residente in borgo di Monforte 279, anche lui fotografo. Tra il 1861 e il 1868 viene registrato come Stabilimento fotografico. Tra il 1864 e il 1866 si reca pu' volte a Cremona, dove ha parenti, ed esegue ritratti e panorami della città per una serie fotografica dedicata alle città italiane.
Paris Laura, Immagini di un'epoca : l'opera di Giuseppe e Alberto Rieger nella Trieste ottocentesca, in MDCCC 1800, n.3, Venezia, Università Ca' Foscari, 2014, pp. 77-97.
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BiblioEst
Bigatti Giorgio, Arti tecnologia, progetto. Le esposizioni d'industria in Italia prima dell'Unità, Milano, Franco Angeli, 2007
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SBN
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