Iniziò gli studi a Trieste avendo per maestro Eugenio Scomparini, all'Accademia di Venezia Girolamo Navarra.Completò la sua formazione all'Accademia di Monaco dove, nel 1913, ottenne la medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale. Rientrato a Trieste si dedicò all'insegnamento del disegno, nel dopoguerra partecipò ad importanti mostre; nel 1923 alla Quadriennale di Torino ottenne la medaglia d'oro del Ministero della Pubblica Istruzione. Dal punto di vista pittorico si può riscontrare una prima fase legata allo stile monacense, fortemente accademico; la seconda invece è legata ad un "crudo verismo", minuzioso nella descrizione della figura femminile. Perseguitato per motivi razziali nonostante avesse cambiato il cognome originario, venne deportato in Germania durante l'ultimo conflitto, morì in viaggio verso il campo di concentramento di Dachau
Note alla bibliografia
Sergio Molesi, Gino Parin, in Catalogo della galleria d'arte moderna del Civico museo Revoltella, a cura di Franco Frimiani e Sergio Molesi, Trieste 1970, p. 114-115; Claudio H. Martelli, Dizionario degli artisti di Trieste dell'Isontino dell'Istria e della Dalmazia, Trieste 2009 p. 256; Salvatore Sibilia, Gino Parin, in Pittori e scultori di Trieste, Trieste 1993, p.249-253; Claudia Ragazzoni, Gino Parin, Trieste 2003
Bibliografia
Catalogo della galleria d'arte moderna del Civico Museo Revoltella, a cura di Franco Firmani e Sergio Molesi, Trieste, E.P.T., 1970 Consulta OPAC
BiblioEstSBN
Caudio H. Martelli, Natale Schiavoni, in Dizionario degli artisti di Trieste dell'Isontino dell'Istria e della Dalmazia, Trieste 2009
Salvatore Sibilia, Pittori e scultori di Trieste, Milano, L'eroica, 1922 Consulta OPAC
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