Dino Predonzani nasce a Capodistria nel 1914.
Si forma a Trieste presso la Scuola per Capi d’Arte, e poi all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove si diplomò nel 1938, anno in cui vinse la XXI Biennale di Venezia con Attesa ai ludi sportivi, dai valori plastici e pittorici incentrati sulla tradizione classica soprattutto di Piero della Francesca, visibili anche nella decorazione di alcuni edifici destinati all’’Esposizione Universale prevista per il 1942 a Roma, (poi non realizzata per il sopraggiungere degli eventi bellici). La guerra interrompe la sua brillante carriera con una parentesi tra il 1943 e il 1945; Predonzani è infatti richiamato alle armi e viene deportato dai tedeschi nei campi di concentramento; una volta liberato e rientrato a Capodistria è costretto ad abbandonare la città natale sotto il dominio di Tito e si stabilisce a Trieste dove lavora come pittore, decoratore e insegnante. Stilisticamente inizia in questa epoca a introdurre la matrice surrealista per approdare poi all'astrattismo negli anni Cinquanta: la Natura morta del mare, tema rintracciabile in Predonzani sin dagli esordi, sembra richiamare l’amato Dalì,
Svolge un ruolo importante all’Istituto Statale d’Arte di Trieste, partecipandone alla fondazione nel 1955 e insegnando decorazione pittorica delle navi per molti anni, formando nuove generazioni di artisti e insegnanti. Tra il 1949 e il 1967 realizza pannelli decorativi per 20 navi di linea e per svariati edifici. Fino alla metà degli anni Settanta continua le sua svariate attività, lavorando anche come scenografo, nel campo della grafica e nell’ambito di associazioni e circoli culturali triestini. Muore nel 1994
Bibliografia
Nodari Francesca, Verso il mare, Dino Predonzani e gli ultimi transatlantici, Trieste, Comune di Trieste, 2024, p. 19 Consulta OPAC
BiblioEstSBN
Paganini, Serena, L'opera del pittore Dino Predonzani in L'Archeografo triestino: raccolta di opuscoli e notizie per Trieste e per l'Istria, serie 4., v. 66 (2006), P. 503-526
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