Cividini, Giovanni

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Nascita
Trieste; 1879
Morte
Monfalcone; 1959
Dati anagrafici
1879-1959
Luogo e periodo di attività
Friuli Venezia Giulia, 1906-1959
Vedi anche
Manenizza, Emilia
Studio fotografico artistico moderno Giovanni Cividini
Fotografia artistica moderna G. Cividini

BIOGRAFIA

Nato a Trieste nel 1879, terzo di otto figli, si impiega giovanissimo nello studio Manenizza, gestito da Marco ed Emilia assieme al padre Spiridione, in via Santi Martiri 3. Trasferitosi lo studio nel 1889 in piazza della Borsa 11, segue i titolari, in particolare Emilia sino al 1905, anno della morte della donna. Nel 1906 si mette in proprio e sino al 1911 ha lo studio in via S. Spiridione, 7 I p., dal 1912 è in via S. Antonio 4-6 ingresso in via S. Nicolò, 3 con esposizione in piazza della Borsa. Sue specialità sono il ritratto, "fotografie moderne, ingrandimenti, gruppi, assunzioni o riproduzioni in qualsiasi grandezza" e il rilievo di edifici, censisce tutti quelli di proprietà della Lega nazionale, partecipa a rassegne internazionali e vince premi a Parigi e a Madrid. Nell'imminenza della prima guerra mondiale ripara a Pordenone, dove apre uno studio in via Damiani. Nei primi decenni del Novecento la passione per la tecnologia lo porta a frequentare i campi di volo dove realizza numerosissimi scatti sia di aeroplani, sia di piloti. Significative sotto l'aspetto storico anche le foto in cui figura Gabriele D'Annunzio, che all'epoca frequentava la brughiera pordenonese in veste di osservatore militare. Da questa frequentazione nasce l'Album della Comina da 33 fogli di cartoncino con 177 fotografie di vario formato che si riferiscono per la maggior parte alle attività dei reparti di stanza all'aeroporto della Comina (Pordenone). Degne di nota le foto eseguite in volo da alcuni dei piloti del reparto. Arriva a Caporetto, apre uno studio a Bologna in via D'Azeglio 19. Di ritorno da Pordenone, nel 1924 svolge i primi lavori di fotografia industriale (Galvani, cotonificio Scaramelli) e i primi incarichi per il Cantiere navale triestino di Monfalcone. Nel 1927 ritrae a Trieste la visita di Vittorio Emanuele 3. Nel 1933 il timbro a secco indica già Monfalcone porto. Nel 1935 si trasferisce definitivamente a Monfalcone, in via Cosulich 105, la sua ritoccatrice è Antonietta Morin, poi alle dipendenze dei Wulz. Fino al 1942 è testimone e cronista del cantiere, con i primi bombardamenti si sposta a San Vito al Tagliamento, in piazza del Popolo. Nel dopoguerra continua a lavorare per il CRDA, rientra a Trieste nel 1957, cessata l'attività. Sue fotografie illustrano la "Rivista Mensile della Citta' di Trieste", edita dal Comune di Trieste, dell'aprile 1934 (I cliches per la stampa uscivano dallo studio foto-meccanico E. Capello, via Parini 4 - Trieste). Muore nel 1959 a 81 anni. A Monfalcone presso il Consorzio Culturale del Monfalconese si conservano 2300 negativi, la maggior parte su vetro, donati dal fotografo triestino Rolando Pangherz, relativi all'attività del Cantiere navale di Monfalcone, oggi Fincantieri, dal 1920 al 1950. Contiene anche le immagini relative alla realizzazione del quartiere operaio di Panzano e alle attivita' sociale e ricreative del dopolavoro aziendale. Ronchi dei Legionari (GO), Fototeca del Consorzio Culturale del Monfalconese (CCM), Fondo Giovanni Cividini (Villa Vicentini Miniussi, piazza Unita' d'Italia, 24 - 34077 Ronchi dei Legionari)

Bibliografia

La Fotografia Professionale a Gorizia dal 1860 al 1918: con un primo censimento degli studi fotografici attivi a Gorizia e in provincia, a cura di Brambilla Giancarlo, Cuscuna Gianpaolo, Tedeschi Gianfranco, Consorzio Culturale del Monfalconese, San Canzian d'Isonzo, 1999

Guida Generale di Trieste, il Goriziano, l'Istria, Fiume e la Dalmazia n. 19, Trieste, Libreria F. H. Schimpff, 1896-1915
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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