Nei primi anni del Novecento inizia l'attivi della "scuola artistica di pittura cinese-cristiana", sotto la direzione di Luca Chen.
Il primo "delegato apostolico" in Cina, l'Arcivescovo Celso Costantini, benemerito per aver aperto questa "scuola artistica" nell'Università Cattolica "Furen", invitò presso di sé il pittore per raccontagli la storia di Maria, gli mostrò quadri di arte cristiana e gli fece leggere i Vangeli.
Nella Pentecoste del 1932, il pittore si fece battezzare e prese il nome di Luca. Presto fu nominato professore presso l'Università Cattolica di Beijing e si circondò di una schiera di allievi che hanno dipinto tutte le scene del Vangelo in chiave cinese.
Questo rappresenta il primo esempio di un pittore cinese che, insieme ai suoi allievi, si occupa della figura di Cristo con tanta consapevolezza.
Con l'avvento al potere di Mao Zedong, l'Università fu chiusa. Molti artisti formatisi da essa si recarono all'estero e il loro maestro Luca Chen, rimasto in Cina, fu una delle vittime della "Rivoluzione Culturale"