Pittore attico a figure nere attivo tra 540 e 530 (prolungando l'attività fino al 520 a.C.) che predilige grandi vasi, anfore, con la caratteristica di verniciare l'intera superficie del vaso, tranne il riquadro centrale e la parte inferiore decorata a larghi raggi. Artista brillante e arguto, che preferisce scene spesso con soggetti dionisiaci oppure le imprese di Eracle, ma anche scene di vita dell'Atene contemporanea, gare sportive o simposi. I suoi personaggi hanno aspetto comico con corpi rigidi e impettiti, dalle grandi teste, occhi a mandorla spalancati, profili aguzzi, mani e piedi allungati. Ricco l'uso dei colori aggiunti.