Antonio Mascari studia presso l'osservatorio astronomico di Catania la nebulosa di Orione con Annibale Riccò. Per le foto sono state usate due macchine: una ordinaria 13x18 con obbiettivo Voiglander in cui al posto del
vetro smerigliato si applica la negativa da ingrandire. L’altra 30x30 è utilizzata per fotografare le nubi: è
messa in faccia alla prima ed è congiunta con una manica a mantice; al posto del suo obiettivo si è posto
un otturatore pneumatico. Tutto l’apparato è sostenuto da un robusto piede di bronzo che permette di
rivolgerlo ad una parte del cielo ben azzurra, ordinariamente a nord. Le foto sono state presentate all’Esposizione
di Milano nel 1894 e gli consentiranno di conseguire il diploma di onore.