Bartolomeo Cincani nacque poco prima del 1450, probabilmente a Vicenza; è certo però che abitasse a Vicenza fin da ragazzo con il padre e con i fratelli. Nel 1469 la sua presenza è registrata a Venezia, forse per imparare il mestiere oppure per perfezionarlo. Nel 1474 viene definito come pictore. Al 1476 e al 1481 risalgono le sue prime commissioni di cui abbiamo notizia ma per opere che non ci sono pervenute. Nel 1482 è testimoniato il prestigio assunto dal Colecchia presso la Serenissima, dato che per la Scuola Grande di S. Marco gli furono commissionati due "teleri" con la illustrazione di due episodi della Genesi. Nelle sue prime opere, risulta chiara l'ispirazione mantegnesca insieme a evidenti ascendenze del Giambellino e di Antonello da Messina, quella carpaccesca risulta indubitabile ed è avvertibile in una fase successiva.
Cincani fece propri questi linguaggi e li rielaborò in una maniera sempre più personale che lo fece emergere come una delle figure più valide della pittura veneta del secondo Quattrocento. La volumetricità delle figure e degli oggetti in primo piano, rigorosamente modellati secondo un severo e solenne senso del ritmo, in una luce calma e diffusa, viene esaltata da un colore intenso che si coagula nella luce che tocca ogni oggetto che in quello spazio è collocato.
All'inizio della fase della sua maturità, verso il 1490 o poco oltre, inizia una serie di dipinti in cui la composizione si inquadra in una grandiosa incorniciatura architettonica, simbolo del rigoroso codice prospettico cui il pittore si sottopone e sottopone qualunque elemento della realtà visibile. In queste sue opere dimostra di aver acquisito piena coscienza della raggiunta maturazione umanistica e ne fa ostentata professione di fede. Seguono quindi opere in cui vi è alternativamente una prevalenza di cornice architettonica oppure un motivo paesistico.
L'ultima fase dell'arte pittorica del Cincani è contrassegnata da una certa stanchezza: queste opere infatti sono caratterizzate da una ripetizione di strutture e moduli consueti a cui si associa un infiacchimento del colore, mentre l'incupimento fumoso delle ombre ha perduta la vigorosa funzione struttiva.
Cincani morì a Vicenza nel 1523.
Lucco Mauro, Bartolomeo Cincani detto Montagna: dipinti, con una premessa di Maria Elisa Avagnina, regesto documentario di Manuela Barausse e testi di Giovanni C. F. Villa, Zel Edizioni, Treviso, 2014 Consulta OPAC
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