Louis Raemaekers nasce a Roermond, nei Paesi Bassi, il 6 aprile 1869, figlio di un direttore di giornale. Educato al disegno di paesaggi, nei primi anni del XX secolo svolge il mestiere di maestro di disegno e illustratore di libri per bambini. A partire dal 1906 comincia a disegnare vignette di tema politico per i maggiori quotidiani olandesi: dal 1906 al 1909 per il Algemeen Handelsbald e dal 1909 in poi per il De Telegraf. Allo scoppio della Grande Guerra prende posizioni fortemente antitedesche: durante l'occupazione del Belgio, ritrae nelle sue vignette i tedeschi come barbari e il Kaiser Guglielmo II come alleato di Satana. Accusato dal governo tedesco di mettere in pericolo la neutralità olandese, Raemaekers viene processato dal governo del suo paese. Nonostante l'assoluzione, costretto dalle continue persecuzioni dei tedeschi, nel febbraio 1916 emigra in Inghilterra dove lavora per il Daily Mail: i suoi album, le sue cartoline e i suoi manifesti vengono distribuiti e tradotti in tutto il mondo. Nel 1917 Raemaekers visita gli Stati Uniti, dove viene ricevuto dal presidente Woodrow Wilson e dall'ex presidente Theodore Roosevelt, che aveva una grande ammirazione per i suoi disegni. In tale occasione la stampa americana lo soprannomina "il cartoonist più famoso del mondo". Dopo la guerra Raemaekers si ferma a Bruxelles dove lavora per i giornali Le Soir e De Telegraf. Negli anni Trenta, di fronte alla potenza del Terzo Reich, torna sulle sue posizioni antitedesche, finendo per emigrare prima in Inghilterra (1939), poi negli Stati Uniti (1940), dove si fermerà fino al 1953, anno del suo ritorno in Belgio. Muore a Scheveningen il 26 luglio 1956.
Bibliografia
Louis Raemaekers, "armed with pen and pencil". How a Dutch cartoonist became world famous during the First World War, Roermond, Louis Raemaekers Foundation, 2014. Consulta OPAC
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