Nato nel 1873 in una famiglia di religione ebraica, è nipote della giornalista Carolina Luzzatto. Si laurea in Filologia classica presso l'Università di Graz. É professore del Ginnasio comunale (poi Liceo-ginnasio Dante Alighieri) sin dal 1896 come supplente volontario. Nel 1906 partecipa al viaggio premio ad Atene per i giochi olimpici internazionali offerto da Dionisio Tipaldo Xydias, padre di Spiro, con i colleghi Paolo Giurco e Piero Sticotti e 13 allievi, tra cui Scipio Slataper. Dal 1908 con l'amico e collega Piero Sticotti copia le lapidi del cimitero ebraico di via del Monte, lavoro che lo impegnerà sino al 1912. Nel 1909 viene incarcerato con altri 51 mazziniani, l'imputazione è una montatura della polizia austriaca per schiacciare il partito mazziniano. Allo scoppio della prima guerra mondiale è arruolato come soldato di sanità all'ospedale di Fortezza a Pola. Nel 1915 si ammala di ulcera allo stomaco e viene rimandato a casa, ma nel 1916 viene dichiarato abile al servizio militare e nel gennaio 1917 parte per Radkersburg (Stiria) quale scrivano in una cancelleria, in luglio è ai baraccamenti militari di Lebring (Stiria). Nel 1918 ritorna definitivamente a casa e al lavoro d'insegnante. É attivo nelle associazioni degli insegnanti, è membro della Comunità ebraica ed è nel comitato dell'associazione Atene e Roma come contabile. Il 5 settembre 1938 in base al regio decreto Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista viene allontanato dall'insegnamento insieme ai professori Bruno Maestro e Aldo Morpurgo. Nel 1944 sfugge ai rastrellamenti nazisti, il 28 marzo scompare da Trieste grazie all'aiuto di amici e conoscenti e si nasconde a Venezia. Ritorna a Trieste nel maggio 1946. Muore il 19 settembre 1949.
Bibliografia
Andreatta Michela, Morgan Claudia (a cura di), La biblioteca e l'archivio del Fondo Salvatore Sabbadini dei Civici musei di storia ed arte di Trieste, Trieste, Civici Musei di storia ed arte, 2003, pp. 39-43 Consulta OPAC
BiblioEstSBN