Stravisi, Tullio

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Nascita
Trieste; 1922
Morte
2003
Dati anagrafici
1922-2003
Luogo e periodo di attività
Trieste 1950-2000 ca.
Vedi anche
Zuculin, Roberto <1883-1962>
Circolo fotografico triestino

BIOGRAFIA

Nasce a Trieste 4 aprile 1922. Studia a Livorno all'Istituto Nautico e all'accademia Navale, divenendo in seguito ufficiale della Marina Militare durante la Seconda Guerra mondiale e la Liberazione. Nel 1945 sposa l'artista triestina Nelda Costre. Congedatosi nel 1946, si laurea in scienze nautiche presso l'Istituto universitario navale di Napoli. Dal 1948 insegna navigazione e astronomia all'Istituto tecnico nautico di Trieste. Dopo la prima esperienza nel campo della pittura, che lo porta a frequentare il Circolo artistico e l'Associazione delle Belle Arti di Trieste al fianco della moglie (all'epoca già artista di fama e nota come Nelda Stravisi) a partire dai primi anni Cinquanta si avvicina alla fotografia e vi si dedica. Partecipa con successo a piu' di 400 esposizioni fotografiche in italia e all'estero. Nel 1954 alcune sue fotografie, in seguito pubblicate sui periodici Il Progresso fotografico e Ferrania, sono esposte alla VII Mostra fotografica internazionale di Bologna, dove si aggiudica il primo premio nella sezione nudo, alla II Mostra fotografica di Spilimbergoe alla mostra nazionale di fotografia artistica di La Spezia. Nel 1955 ottiene due premi al concorso Popular Photography International Competition di New York e allo stesso concorso ottiene il secondo premio nella sezione Bianconero nell'edizione del 1957. Nello stesso anno esordisce con la prima sua mostra personale Profili di bimbi. I successi continuano in Italia e all'estero. Negli anni Sessanta si dedica all'interpretazione del territorio attraverso la "materia". Inizia una ricerca che lo porta a fotografare le pietre e i sassi e in collaborazione con il Museo Revoltella e il Centro universitario studi artistici da' vita a 48 pannelli fotografici che saranno esposti alla mostra Il Carso di Trieste inaugurata a Palazzo Costanzi nel 1967, poi trasferita ad Udine, Lubiana e Roma. Nel 1972 diventa presidente del Circolo fotografico triestino, all'interno del quale si dibatte il rapporto dualistico tra arte e fotografia che Stravisi porterà avanti negli anni seguenti. Nel Circolo tiene diversi corsi di fotografia sulle tecniche fotografiche. Partecipa a moltissime mostre, in particolare ricordiamo Preistoria del Caput Adriae al Museo di storia ed arte di Trieste nel 1977. Negli anni Ottanta si dedica al colore e alla sperimentazione di diverse tecniche di viraggio parziale eseguite in camera oscura. Continua a produrre e ad esporre sino ad un anno prima della morte, che avviene 31 agosto 2003. La moglie Neda conserva con cura l'immenso archivio e nel 2005 lo affida al Centro di ricerca e Archiviazione delle Fotografia (CRAF) di Spilimbergo. La sua ricerca mira a restituire scorci di umanità e paesaggi senza false interpretazioni che rivela unanotevole capacità compositiva, attraverso la scelta del taglio da dare all'immagine. Fino agli anni Settanta realizza l'intera opera fotografica in bianco e nero mentre a partire dagli anni Ottanta inizia una ricerca sul colore che produrrà esiti di grande impatto emotivo. Nel 1977 dona al Comune di Trieste un ritratto di Rilke mentre, dopo la sua morte, la vedova dona alcui positivi di grande formato.

Bibliografia

Di Siena Magda (a cura di), Tullio Stravisi 1950-2000, Spilimbergo, CRAF, 2011
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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