Giacomo Weiss, è un ottico originario della Baviera e attivo a Trieste tra il 1854 e il 1904 presso casa Wallop, in Corso n. 704, di fronte al negozio di Julius Weisenfeld e all’Aquila Nera. Pubblicizza nei giornali dell’epoca il suo negozio composto da un deposito ottico, fisico nonché matematico dove vende cannocchiali da teatro, occhiali e occhialini con prezzi più che discreti e da un Lavoratoio di schiuma di mare e di tornitore.
È stimato anche come distributore e venditore di stereoscopie e positivi di vedute, nel 1859 appare un suo inserto rivolto “ai signori amatori di stereoscopia” che propone “stereoscopi universali… acromatici (con 4 lenti costruiti dal sottoscritto) i quali rappresentano l’oggetto in forma e grandezza naturale”. Non si tratta di un fotografo ma, come pubblicizza nei giornali dell’epoca, vende e senza risparmio di spese e di fatica feci eseguire le tanto desiderate Vedute di Trieste e suo Territorio ed invito i signori amatori di stereoscopia a voler visitare il mio grande Deposito.
Nel 1898, sul Piccolo si definisce il più anziano negozio di Trieste di ottica. Davanti alle sue vetrine che propongono interessanti esposizioni fotografiche il pubblico si accalca.
Il 22 luglio 1922, il Comune di Trieste acquista da Niccolò Brazzanovich uno stereoscopio a colonna con specchio e due lenti a fuoco non regolabile realizzato da Giacomo Weiss.Ottico bavarese attivo a Trieste in Corso n. 104 di fronte al negozio di Julius Weisenfeld.
Bibliografia
D'Ercole Wendy, D'Osualdo Cristina, La perfetta illusione: ottici, fotografi, cinematografisti, in Shalom Trieste: gli itinerari dell'ebraismo, Trieste, Comune di Trieste, 1998, p. 249-258 Consulta OPAC
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Colecchia Claudia, Da Trieste alla Luna in stereo3D, Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, 2017 Consulta OPAC
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