Fotografo attivo a Parma dal 1855 circa. Nel 1855 pubblica tre articoli su "La Palestra" sulla tecnica fotografica della dagherrotipia e sulla talbotipia. A Parma entra in contatto con alcuni dagherrotipisti itineranti tra cui Auguste Meylan e Jean Clement Rusca.
Nel 1859 aprì uno studio fotografico con sede dapprima in Borgo della Macina, successivamente dal 1861 in Borgo Riolo 21, dove rimarrà sino al 1865, quando cede l'attività per dedicarsi agli incarichi conferitigli dall'Ordine Costantiniano di San Giorgio occupandosi di attività filantropiche. Calvi oggi è ricordato soprattutto per la sua attività da fotografo, ma soprattutto per la sua attività filantropica e grande generosità.
Bibliografia
Becchetti Piero, Fotografi e fotografia in Italia, 1839-1880, Roma, Quasar, 1978 Consulta OPAC
BiblioEstSBN