Pavia, Alessandro

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Nascita
Milano; 1824/09/12
Morte
Genova; 1889/09/02
Dati anagrafici
1824/ 1889

BIOGRAFIA

Fotografo nato a Milano e operante a Genova prima del 1860 in Borgo Lanieri, attivo in Piazza Valoria 4 da San Lorenzo dietro Canneto lungo. Vive in prima persona, nel 1860, l'epopea della spedizione dei Mille e concepisce l'idea di fotografare, uno per uno, tutti i partecipanti all'impresa, realizzando con i loro ritratti delle carte de visite. In previsione della partenza i Mille si radunano a Genova, da dove prendono il largo il 5 maggio 1860 dallo scoglio di Quarto; e' probabilmente in questo momento che il fotografo concepisce il suo progetto, ma non può evidentemente riprenderli in quell'occasione per evidenti motivi logistici e di tempo. Per realizzare il suo intento inizia quindi un lavoro di ricerca che lo impegnera' per un lungo periodo, ben oltre lo spazio temporale durante il quale si svolgono le azioni militari e che, nel giro di circa sei anni, gli consentira' di completare il suo album. Pavia desiderava lasciare una documentazione fotografica dei protagonisti della straordinaria impresa, un intento civile oltre che commerciale nell'auspicato e ambizioso progetto di vendita a "cento biblioteche delle cento città d'Italia e ai superstiti dei Mille", rivelatosi fallimentare, nonostante l'appello promozionale dello stesso Garibaldi, per i costi piuttosto alti, 460 lire. Il grande impegno editoriale è tuttavia una fonte unica nel suo genere in quanto raccolta organica e coerente di ritratti del gruppo su formato carte de visite, un lavoro iniziato nel 1862 e durato circa sette anni con gran dispiego di risorse per riuscire a fotografare o far fotografare quasi tutti i garibaldini. Nel 1865-66 realizza l'Album dei Mille per riunire tutti i ritratti dei partecipanti alla spedizione guidata da Giuseppe Garibaldi, la maggiore campagna fotografica eseguita in Italia da italiani. Non praticava solo l'arte del ritratto, ma dava lezioni e vendeva apparati fotografici a prezzi convenientissimi, esercitando la professione di chimico fotografo, come attestano numerose inserzioni apparse sul giornale La Camera oscura in vendita presso il suo studio. Utilizza il metodo Crozat per i ritratti. Dopo il 1870 si trasferisce a Milano in Corso Porta romana 129 e poi in Corso Garibaldi 86.

Bibliografia

Becchetti Piero, La fotografia a Roma dalle origini al 1915, Roma, 1983, p. 171
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