Nasce a Cesena il 27 agosto 1866 muore il 4 settembre 1929. Appassionato per gli studi di fisica e chimica entra ben presto in rapporto con il fotografo Zanoli, titolare della "Fotografia cesenate", che svolge la sua attività fin dalla seconda metà dell'Ottocento. Nel 1893 apre un suo proprio stabilimento, rilevando lo studio di Zanoli: Fotografia Casalboni, via Dandini, 3 dove rimane sino al 1896: si trasferirà poi al n. 9 della stessa via, nei solai della consociazione repubblicana.
Ben sostenuto dalla stampa locale, in particolare da Nazzareno Trovanelli e in rapporto di affettuosa stima con personalità di assoluto rilievo da Renato Serra a Giosuè Carducci, interpreta e registra per quasi mezzo secolo la storia privata e collettiva di Cesena.
L'archivio del fotografo, almeno una sua significativa parte, è composto da lastre e stampe originali (un migliaio circa), fu destinato dall'autore stesso alla Malatestiana. Del resto i legami tra Casalboni e la Malatestiana sono molti e ben documentati: è il fotografo, infatti, che ha interpretato lo splendore delle sue carte miniate e la segreta armonia delle sue architetture luminose e serene.
Bibliografia
Conti Giordano, Augusto Casalboni: la fotografia per l'architettura e l'architettura per la fotografia, Forlì, La Pie, 1978 Consulta OPAC
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Augusto Casalboni "più che fotografo, artista ed appassionato studioso", a cura di Gessica Boni, Daniela Savoia, scritti di Roberto Balzani, Cesena, il Ponte Vecchio, 2002 Consulta OPAC
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