BIOGRAFIA

Giovanni Carnovali, detto il Piccio, nacque a Montegrino Valtravaglia nel 1804 da una famiglia di umili origini. In tenera età si trasferì ad Albino, in provincia di Bergamo, nella villa dei conti Spini per alcuni importanti lavori. In questo ambiente comincia a dilettarsi nel disegno e, sin da subito, furono evidenti le sue doti d'artista, tanto che il Conte Spini, vedutane la capacità, lo raccomanda a Giuseppe Dotti, professore di pittura all'Accademia Carrara. Premiato per tre volte, è ammesso alla sezione di nudo. La sua prima opera pubblica è l'Educazione della Vergine del 1826 per la parrocchiale di Almenno San Bartolomeo. Dall’età di ventisette anni intraprese una serie di viaggi volti allo studio dei grandi maestri del XVII secolo, che lo portarono a Parma e Roma nel 1831 e a Cremona, dove visse dal 1832 al 1835. Nel 1836 si stabilì definitivamente a Milano. Nel 1845 si recò a Parigi, a piedi, con l’amico Trécort, per osservare dal vivo al Louvre le opere dei grandi artisti della tradizione francese tra cui Watteau e Delacroix. Prediligeva la pittura di storia nella quale aspirava a far emergere i sentimenti, a scoprire le passioni dei personaggi. Dipinse anche soggetti tratti da scene mitologiche o bibliche con la chiara volontà di cogliere l’animo profondo dei personaggi ivi rappresentati; la sua indagine si concentrava soprattutto sul coinvolgimento emotivo dello spettatore. Si dilettò anche nel ritrarre molti personaggi bergamaschi e cremonesi, suoi amici, prevalentemente rappresentandoli a mezzo busto. In questi ritratti si ravvisa una chiara indagine psicologica, resa tramite una elevata espressività pittorica, ottenuta con sottili impasti cromatici e di mezze luci, creanti una sorta di alone soffice.