Giovanni Giani frequentò dal 1881 al 1886 l'Accademia Albertina di Torino, presso la quale insegnava il padre, seguendo il corso di disegno di figura tenuto da E. Gamba e quello di pittura di A. Gastaldi. Nel 1883 partecipò per la prima volta alla mostra annuale della Società promotrice di belle arti di Torino, dove espose "D'ordine superiore"; l'anno seguente vi espose "Dal vero". Giani conseguì una decisiva affermazione nel 1887 quando il dipinto "A giornata finita", presentato alla Promotrice, venne riprodotto in cromolitografia sull'Album della Società, e fu acquistato da Vittore Grubicy. Per tutti gli anni '90 dell'800 l'autore si dedicò prevalentemente allo studio del paesaggio e delle popolazioni della vallata d'Intelvi, luogo di origine del padre, del Biellese e della Val d'Aosta. Nel 1891 partecipò alla Triennale di Brera, mentre nel 1896 alla mostra "Festa dell'arte e dei fiori" di Firenze, esponendo il dipinto di quell'anno "Un battesimo a Cogne". Il quadro venne riproposto l'anno seguente, insieme con "Pensieri di madre" e "La bottega di Jean Truc a Cogne", alla LVI Esposizione di belle arti di Torino. Nel 1898 inviò alla LVII Promotrice torinese altri dipinti dedicati alla località di Cogne. Nel 1903 partecipò alla Biennale internazionale di Venezia, rassegna alla quale prese parte ininterrottamente sino al 1926, mentre alla Promotrice torinese e alle mostre del Circolo degli artisti della stessa città continuò a esporre sino all'anno della morte. I suoi quadri sono un esempio dell'arte verista del XIX secolo.