Di famiglia ebraica, è in esilio a Parigi durante gli anni del nazismo e lì ha modo di frequentare l'ambiente artistico e musicale che alimenterà la sua passione per il teatro. Internato in campo di prigionia riesce avventurosamente a salvarsi e inizia a spostarsi per il mondo fino a trasferirsi a Buenos Aires dove continua la sua attività di scenografo già iniziata a Parigi. Tornato in Europa vive a Roma fino alla morte dove all'attività di scenografo unisce quella di organizzatore di spettacoli e concerti.