Paolo Salviati nasce a Venezia il 23 maggio 1818 dal padre Giuseppe Salviati e dalla madre Angela Ambrosio (Anagrafe storica del Comune di Venezia). Dallo stato di famiglia del 1854 risuta che egli sia tornato a Venezia l'11 marzo, ma non si sa né da dove né tantomeno perché fosse andato via dalla città. Fu padre di 4 maschi e di una femmina (che morì ad un mese dalla nascita). Alloggiò per alcuni anni al primo piano di una casa del sestiere di San Polo al numero 1121 per poi spostarsi, nel 1857, al 1414 del sestiere di Santa Croce. La sua professione fu il falegname ma dalla metà degli anni Cinquanta dell''800 aprì un atelier di fotografia a San Marco in procuratie Nuove, 44-45. Salviati, inoltre, risulta tra i vari atelier veneziani (tra cui Carlo Ponti, Coen e Perini), processati e condannati a un pagamento danni per aver copiato alcune fotografie del fotografo Naya, che venivano acquistate nel negozio Naya di Piazza San Marco e successivamente rivendute con altro marchio. I negativi Naya acquistati venivano ritoccati e poi ri-venduti. Il processo si concluse lo stesso anno della morte del Naya, nel 1882. La data del decesso di Salviati è presumibilmente il 20 gennaio del 1894 (Anagrafe storica del Comune di Venezia).
Bibliografia
Becchetti Piero, Fotografi e fotografia in Italia, 1839-1880, Roma, Quasar, 1978, p. 125 Consulta OPAC
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