BIOGRAFIA

Fotografo attivo a Trieste dal 1927 in viale XX settembre n. 39 è conosciuto come fotografo futurista. Nel 1931 ottiene i primi successi e riconoscimenti collegati all'esposizione di 16 foto nell'ambito della Prima mostra triestina di pittura e aeropittura futurista organizzata in via della Borsa da Bruno Giordano Sanzin e alla cui inaugurazione Filippo Tommaso Marinetti pronuncia un discorso. Tra gli espositori il giovanissimo Fosco Maraini, antropologo e padre della scrittrice Dacia, Arturo Bragaglia e Wanda Wulz con la sua Io gatto. Diventa il fotografo di riferimento del Regime a Trieste e realizza in questa veste un reportage, poi divenuto libro, sulla visita di Mussolini alla Venezia Giulia. Il 18 settembre 1938 a Trieste il duce annuncia le leggi razziste discriminatorie degli ebrei. Demanins è ammesso a scattare molte immagini al Capo del Governo e alla folla oceanica e osannante. Muore il 10 giugno 1944 nell'espletamento di un servizio nella zona di via San Marco con a fianco il cronista Lucio De Rosa