Fotografo attivo a Venezia con studio in campo S. Zaccaria n. 4696 in cui aveva un atelier con lucernario e negozio in piazza San Marco sotto il Palazzo reale 77, accanto a Carlo Naya di cui fu molto amico. Come professionista affermato partecipa all'Esposizione di Parigi del 1878, ottenendo una menzione onorevole. Nella guida del commercio e dell'industria di Venezia del 1884 si definisce chimico e fotografo. Nel 1880 aveva pubblicato un Trattato teorico pratico del nuovo processo per negativi di ritratti e di paesaggi alla gelatina bromuro (Milano: O. Pettazzi) e di vari saggi, in parte pubblicati nella rivista fotografica "La Camera Oscura" di Borlinetto. Ha ripreso le macerie del campanile di S. Marco dopo il crollo del 14 luglio 1902.
Nel 1890 rileva l'archivio fotografico di Antonio Sorgato e di Giuseppe Vianelli, conservandone tutte le matrici negative.
Nella sua attività è coadiuvato dal figlio Francesco che gli subentra dopo il suo ritiro.
Bibliografia
Becchetti Piero, Fotografi e fotografia in Italia, 1839-1880, Roma, Quasar, 1978 Consulta OPAC
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Zannier Italo, L'occhio della fotografia: protagonisti, tecniche e stili dell'invenzione maravigliosa, Roma, NIS, 1988 Consulta OPAC
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