BIOGRAFIA

I Fratelli Ortolani sono i fotografi triestini Giovanni Battista (1846-1917) e Francesco (1837-1909). Giovanni apprende l'arte della fotografia presso Guglielmo Engel, in via dei Forni 892-10. Si tratta di un rapporto difficile, caratterizzato da accuse reciproche di furti e violenze, come testimoniano i documenti del Tribunale, oggi depositati in Archivio di Stato. Giovanni è licenziato nel 1865 per un furto avvenuto in suo danno e perché di cattiva fama e dedito ai vizi (cit. «Il Diavoletto: giornale diabolico, politico, umoristico, comico e se occorresse pittorico», Trieste, 2 dicembre 1865, p. 2). Il giovane, con l'appoggio della famiglia, cercherà di vendicarsi. Giovanni, Francesco e il padre Giuseppe compariranno in Tribunale accusati di aver tentato di gettare in Canal Grande, il fotografo Engel. Francesco sarà condannato per pubblica violenza a due mesi di carcere, Giovanni all'arresto di 7 giorni e il padre Giuseppe a 3. Nel 1865 i Fratelli Ortolani rilevano lo studio fotografico di Hohenberger & Comp. in via delle Torri 3, V piano, dietro Sant'Antonio nuovo; nel 1877 lo studio modifica l'intestazione in G. B. Ortolani. Giovanni lavorerà qui fino al 1895 (l'indirizzo modificherà il nome in via San Lazzaro prima 17 e poi 19). Il fotografo abita al terzo piano dello stesso stabile (cfr. Incendio, in «Il Piccolo», A. 12, 3 agosto 1893, p. 2). Giovanni partecipa all'Esposizione Agricola Industriale Austro Ungarica che si tiene a Trieste nel 1882, esponendo fotografie di bambini. Si reca, con l'appoggio della Camera di commercio e d'industria all'Esposizione internazionale di Parigi del 1878 dove ottiene una menzione onorevole (Verbali del Consiglio della città di Trieste, 1878, N. 12982, p. 297); riceve una medaglia a Graz nel 1880 e una medaglia d'oro da S. M. l'Imperatore d'Austria. Il fratello Francesco Ortolani lascia lo studio di via delle Torri e si trasferisce in via Farneto 18 nel 1877 mentre nel 1878 risulta in via del Torrente 22 e a Gradisca, forse prima del 1877. Testo tratto da Claudia Colecchia, Il mondo in un fondo multiculturalità e triestinità nelle fotografie di Francesco Pepeu conservate presso la Fototeeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, in Archeografo Triestino 2020 Serie IV volume LXXX, p. 8