Alberto Calligaris (Udine 1880-1960) è figlio di Giuseppe (1856-1906) che rinnova in senso moderno l'artigianato del ferro battuto tradizionale in Friuli. La sua produzione autonoma inizia nel 1905 e si può suddividere in due periodi: quello art nouveau che va fino al 1914 e quello degli anni Venti in stile genericamente déco.
Negli anni Trenta approda al razionalismo. L'officina Calligaris si fece riconoscere anche fuori regione operando a Treviso, Padova e Venezia: sono opera sua i cancelli delle Cappelle delle Nazioni nella chiesa di Sant'Antonio di Padova, tutti i lavori in ferro nel Palazzo della Cassa di Risparmio sempre a Padova e di Palazzo Wollemborg, della Banca Commerciale e della sede della Riunione Adriatica di Sicurtà di Trieste, quelli nella Loggia di San Giovanni e nel palazzo municipale di Udine. I cancelli del palazzo comunale di Udine sono stati realizzati su disegno di Raimondo D'Aronco.
Molti i lavori per privati, le residenze e le cappelle della borghesia udinese e friulana. Il camposanto di San Vito a Udine reca ancora diverse testimonianze di notevole importanza artistica. Sue realizzazioni in ferro battuto si ritrovano anche in vari paesi d'Europa e negli Stati Uniti. Fu premiato all'Esposizione di Londra del 1880 e a quella di Bruxelles del 1910, in cui ricevette il Gran Premio per le arti decorative; pioniere dello sviluppo dell'istruzione professionale in Friuli; Presidente della Scuola di Arti e Mestieri Giovanni da Udine per circa vent'anni, poi presidente e direttore del Consorzio Provinciale per l'istruzione tecnica.
Pubblica diverse monografie, tra cui: Artigianato friulano 8, (Avanti cul brun! 1944), Il fogolare friulano (Avanti cul brun! 1945) e uno studio su Benvenuto Cellini.
Bibliografia
Nuovo Liruti: Dizionario Biografico dei Friuliani, Forum, Udine, 2006 Consulta OPAC
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Bucco Gabriella, Alberto Calligaris: l'arte del ferro, Museo Etnografico del Friuli, Udine, 2015 Consulta OPAC
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