Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Sito al primo piano della centrale Casa del Combattente, progettata dall’architetto Umberto Nordio (Trieste 1891-1971), il Civico Museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan ostende cimeli, documenti e opere d’arte riguardanti le vicende risorgimentali arrivando all’epilogo del Primo conflitto mondiale.
Il Civico Museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan sorge sull‘area che aveva accolto la caserma austriaca, di impianto settecentesco, dove il 20 dicembre 1882 venne giustiziato Guglielmo Oberdan (Trieste 1858-1882) accusato di alto tradimento e di aver voluto attentare alla vita dell‘imperatore Francesco Giuseppe: nel sacrario, edificato contestualmente al Museo e ad esso adiacente, il complesso statuario eseguito dallo scultore Attilio Selva (Trieste 1888-Roma 1970) e la cella originale dove Oberdan fu tenuto prigioniero in attesa del supplizio ricordano la figura e l‘uccisione del martire triestino. Il Museo del Risorgimento conserva documenti, fotografie, divise, opere d‘arte e cimeli relativi a fatti e a personaggi delle vicende risorgimentali non solo locali, a partire dai moti del 1848 fino alla conclusione della Prima guerra mondiale quando Trieste entrò a far parte del Regno d’Italia. Una sezione è dedicata ai garibaldini giuliani, anche a quelli che parteciparono alla guerra greco-turca del 1897. Lettere, effetti personali, immagini e ritratti delineano esaurientemente la personalità e le vicissitudini di Oberdan. Dominano il grande salone centrale, dedicato ai Volontari giuliani e dalmati per ognuno dei quali è leggibile una breve nota biografica, gli affreschi di Carlo Sbisà (Trieste 1899-1964) nei quali le città redente di Trieste, Aquileia, Gorizia, Fiume, Zara, Pola e Parenzo sono rappresentate allegoricamente da mezzi busti femminili. Unica con il capo velato di nero è Spalato irredenta, mentre la sola figura intera è quella di Madre Italia. Sono divenuti parte integrante del percorso espositivo tutti gli oggetti e i documenti selezionati per la mostra del 2012 „Oberdan Nordio. Materiali per due anniversari“. Si tratta di beni, documenti e fotografie i quali narrano le vicende che hanno portato al compimento della Casa del Combattente e del Museo del Risorgimento, due realtà architettoniche unite in un‘unica struttura nel cuore della città.