Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Il Civico Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”, nel comprensorio dell’ex Caserma “Duca delle Puglie” di via Cumano 22-24, accompagna il visitatore lungo un percorso dedicato alla Grande Guerra dove sono anticipati anche alcuni temi del nuovo allestimento in atto sul Secondo conflitto.
Il 28 luglio 2014 negli edifici 3 e 4 del comprensorio dell'ex Caserma "Duca delle Puglie" di via Cumano 22-24 è stata aperta al pubblico la prima parte del Civico Museo di guerra per la pace "Diego de Henriquez" che molto presto sarà perfezionato in due ulteriori fabbricati riqualificati. L'attuale percorso espositivo riguarda la Grande Guerra: sette sezioni al pianterreno del Museo affrontano i temi principali del Primo conflitto dall'evento scatenante, l'attentato di Sarajevo, alle fasi conclusive delle ostilità. Soluzioni infografiche, ingrandimenti fotografici e postazioni video accompagnano il visitatore attraverso il racconto storico contestualizzando nel contempo i materiali esposti e invitando a riflettere su temi quali la propaganda, la vita in trincea, l'incremento della produzione industriale bellica. Al piano superiore vengono approfondite le condizioni critiche di Trieste in guerra fino alla redenzione per poi sottolinearne le difficoltà in una realtà mutata dove sono ridimensionati l'importanza del porto e i traffici commerciali mentre è in aumento la disoccupazione. Le ultime sezioni anticipano alcuni dei temi del nuovo allestimento in corso, come l'avvento del fascismo e un’accurata storia della Seconda guerra mondiale. Un'ampia sala ospita le esposizioni temporanee allestite ciclicamente con oggetti del patrimonio museale o viene messa a disposizione per iniziative culturali di soggetti terzi. Uno spazio è invece dedicato alla vita di Diego de Henriquez (Trieste 1909-1974), l'eclettico collezionista dalle cui raccolte è sorto il Museo che persegue l'obiettivo di "mostrare la guerra per educare alla pace". Un Museo, quindi, che si prefigge di raccontare i conflitti del Novecento indicando la strada per un approccio globale al tema della guerra e al superamento della stessa pur nella consapevolezza di un cammino lungo e accidentato.