Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Il Civico Orto Botanico è situato sul colle di Chiadino, in posizione panoramica. Sono presenti mappe esplicative in italiano, inglese, tedesco e sloveno. Le piante sono etichettate con nomenclatura scientifica e contenuti diversificati a seconda delle specifiche caratteristiche.
Il Civico Orto Botanico è situato sul colle di Chiadino, nel rione di San Luigi, in una posizione che offre una interessante vista panoramica sulla città. L'istituto è di proprietà del Comune di Trieste e fa parte dei Civici Musei Scientifici. Per facilitare la visita nell’infopoint, vicino l’entrata, sono presenti le mappe e le tabelle esplicative in italiano, inglese, tedesco e sloveno.Tutte le collezioni sono evidenziate sul posto con tabelle descrittive. Le singole piante sono etichettate con la nomenclatura scientifica e contenuti diversificati a seconda delle caratteristiche della zona nella quale sono ospitate. Il Civico Orto Botanico pubblica regolarmente l’Index Seminum, dove vengono di anno in anno elencate le specie di cui si offrono i semi, complete di tutti i dati di raccolta. Tale elenco viene inviato a molti altri orti botanici del mondo per uno scambio gratuito tra istituti scientifici. Elemento cardine nel rapporto tra ricerca scientifica e conservazione dell’ambiente, il Civico Orto Botanico si propone attualmente anche come luogo didattico e ricreativo. Tale Istituto infatti, deve essere in grado di soddisfare le esigenze di una ricerca scientifica avanzata e allo stesso tempo di una nuova conoscenza dell’ambiente, così da rappresentare un’occasione per sviluppare attività di carattere culturale per una fascia sempre più ampia di popolazione.Oltre all’aspetto di ricerca e classificazione sistematica, una tale istituzione assume anche il ruolo di conservazione, coltivazione e riproduzione di piante officinali, tessili e alimentari, varietà orticole locali, flora spontanea ed endemica della regione e delle zone adiacenti, piante acquatiche e palustri, piante succulente, e quindi si può considerare come isola, sia pure artificiale, di diversità floristica, che gioca un ruolo strategico nella conservazione della biodiversità, e quindi anche nella sopravvivenza dell’uomo stesso. Quando l’Orto, come in questo caso, risulta integrato nella vita cittadina, non è più una struttura a uso dei botanici, ma si rivolge a un pubblico, ben più vasto, che intende ampliare la propria cultura, o anche solamente sfuggire a un ambiente urbano inquinato e alienante.