Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Il Museo LETS ha come obiettivo illustrare l'attività letteraria di Trieste del Novecento e contemporanea. Il percorso espositivo si articola nelle seguenti sezioni: l'Edicola della Storia, la Libreria degli Scrittori, Cinematografo delle storie, Museo Svevo, Museo Joyce e Museo Saba.
Storicamente, il Museo LETS nasce dall'unione del Museo Sveviano e Joyciano, con l'intento di ampliare l'indagine su tutta l'attività letteraria triestina del XX e del XXI secolo. Il Museo è costituito dai seguenti ambienti: l'Edicola della Storia, la Libreria degli Scrittori, Cinematografo delle storie, Museo Svevo, Museo Joyce e Museo Saba.L'Edicola della Storia, lo spazio al cui centro campeggia un chiosco di giornali, sintetizza la storia della città, lo sfondo senza il quale molta della letteratura legata a Trieste resterebbe incomprensibile. Due gigantografie a parete mettono in dialogo la città di ieri e di oggi vista dall'alto e accolgono i visitatori assieme a due citazioni tratte da guide turistiche, che, a quasi duecento anni di distanza l'una dall'altra, invitano a immergersi nelle storie della città, a "staccare l'ombra da terra in una giornata di bora" come scrive Federica Manzon per i percorsi d'autore del Touring.La Libreria degli Scrittori, la sala principale e di più grande impatto visivo, attraverso la metafora della libreria, racconta autrici e autori che a Trieste sono nati o hanno vissuto, compresi i contemporanei, ai quali sono dedicati i due grandi tavoli centrali (i cosiddetti “tavoli di lavoro”, a indicare che il loro lavoro è in progress). Tutta questa vitalità letteraria viene narrata nella Libreria anche attraverso la galleria di ritratti fotografici di molti dei protagonisti della letteratura a Trieste, dal passato glorioso al presente vivacissimo.Il Cinematografo delle Storie è una vera e propria sala video nella quale si raccontano, attraverso la formula sintetica del book-trailer, alcune delle vicende che sono racchiuse fra le pagine dei volumi della “libreria”. La città letteraria, la sua storia, gli straordinari personaggi femminili che caratterizzano la sua letteratura sono oggetto di brevi filmati “promozionali”, realizzati in collaborazione con la Casa del Cinema di Trieste, che ci invitano ad aprire le pagine di questi scrigni di “storie”, appunto, per esserne arricchiti.Dalla sala cinema si passa direttamente al Museo Svevo, quindi a quello dedicato a Joyce e infine a quello su Saba. Il nuovo Museo Svevo è concepito come il salotto di casa Svevo, nella cui intimità sarà possibile ascoltare la voce del violino di Ettore Schmitz, lo strumento tanto amato dallo scrittore, e ammirare dipinti e disegni del pittore triestino Umberto Veruda, amico fraterno di Svevo, grazie alla collaborazione con il Museo Revoltella. Il flusso di coscienza - trasposto graficamente a parete in campiture di testo evidenziate dal verde brillante che caratterizza il Museo Joyce - ci immette nel laboratorio di scrittura dell'autore irlandese, che negli anni trascorsi a Trieste (1904-1920) matura la propria visione artistica e inizia la stesura dell'Ulisse, il romanzo capolavoro del modernismo europeo. La poesia che diventa biografia e viceversa è il leitmotiv che guida il percorso del nuovissimo Museo Saba, il primo spazio narrativo, didattico ed espositivo dedicato al grande poeta triestino.