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Dama Bianca: corteo e municipio

Giornalfoto - studio fotografico

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Oggetto
Negativo
Inventario
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Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Archivio Giornalfoto
Acquisizione
Proprietà Ente pubblico territoriale; Comune di Trieste; acquisto; 1994
Cronologia
1955/02/13; Trieste; Italia
Dimensioni
formato 6 x 6; cm
Materia e tecnica
pellicola / Gelatina ai sali d'argento

Duino - Castello

Trieste - Palazzo del municipio

La leggenda della Dama bianca è legata alla storia del Castello di Duino. Il Castello nuovo, costruito dai principi Della Torre e Tasso, è menzionato, insieme al Castello vecchio, già nel 1363. Ampiamente riadattato nei secoli e restaurato dopo la prima guerra mondiale, è un notevole complesso di edifici di tre piani di varie epoche, fra i quali un alto torrione romano incorporato nel maschio, disposti intorno a un cortile e circondati da muraglioni di cinta con bastioni del sec. XV. La loggia del cortile, con archi a bugne e mascheroni nelle chiavi, sono della fine del sec. XVI. L'edificio attuale sostituì il Castello vecchio, arroccato più in basso su un bastione di scogli, in posizione assai impervia. Di esso rimangono le suggestive rovine, costituite da brani delle mura principali, due torri e alcuni archi. Fu la prima sede dei signori duinati, e venne distrutto dai Turchi nel sec. XV: a esso è legata la leggenda della Dama bianca, la sfortunata e infelice moglie di un signore di Duino assai feroce, la quale, gettata o caduta in mare, si pietrificò sulla roccia a picco della baia presso il castello antico. La tradizione vuole che Dante abbia qui soggiornato presso Ugone VI, signore di Duino. Nella stupenda insenatura tra i due castelli, emerge lo scoglio detto di Dante, perché si vuole che il poeta vi si recasse a meditare.

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