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Silvio Quarantotto

Dal Mistro, Alessandro - fotografo principale

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Oggetto
Positivo
Inventario
F005346
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte
Acquisizione
Proprietà Ente pubblico territoriale; Civici musei di Storia ed Arte; donazione; Quarantotto, Ugo; 1922/04/01
Cronologia
1915/09/01; Bologna; Italia
Dimensioni
altezza 140; larghezza 90; mm
Materia e tecnica
carta / Gelatina ai sali d'argento

Quarantotto, Silvio

Silvio Quarantotto, dopo essersi laureato in Giurisprudenza a Graz nel 1909, svolge le mansioni di funzionario legale presso il Comune di Trieste dal 14 novembre 1912, ma si assenta nel 1914 per aderire al Comitato degli Irredenti di Bologna. Partito da Bologna con il 35. Battaglione il 13 giugno 1915, e rientrato a Trieste nell’agosto 1919, è riassegnato al Comune e incaricato delle pratiche legali attinenti ai nuovi provvedimenti idrici. Silvio si distingue per le sue capacità e competenze a tal punto che Antonio Mosconi, Commissario straordinario per la gestione del Comune di Trieste, dal luglio 1919, quando diventa Commissario Generale Civile per la Venezia Giulia, lo porta con sé. Istituita, nel 1922, la Prefettura in città, il prefetto ne chiede il distacco, ma quando si costituisce l’Ufficio di stato civile, nel 1924, il funzionario è richiamato a reggere quell’ufficio. Dal 26 gennaio 1924 gli viene affidata la Direzione della Divisione legale, dove rimane fino al settembre 1925, mese in cui si dimette per svolgere, negli anni a seguire, la professione di avvocato e poi di notaio. La profonda conoscenza del Sistema Tavolare vigente nei territori annessi dopo la Prima guerra mondiale (Litorale austriaco, Gorizia e Trieste, Sud Tirolo con Bolzano e Trento), lo inducono a pubblicare, nel 1930, il Manuale della legislazione tavolare vigente nelle nuove province del Regno. Il volume avrà un notevole successo e sarà riedito e ampliato nel 1957, nel 1962, nel 1963 e nel 1972. Nonostante l’impegnativa attività professionale, il notaio Silvio non dimentica l’esperienza della Prima guerra mondiale. Non solo consegna al Comune di Trieste quella parte dell’archivio documentale e dell’archivio fotografico del Comitato degli Irredenti, ereditati alla morte del fratello Ugo, ma fa dono all’istituzione di una preziosa rassegna stampa, curata personalmente, sull’irredentismo giuliano, che copre un arco cronologico dal 1915 al 1974. Testo tratto da Claudia Colecchia, Che vi può esser di più bello che morire con una palla in fronte?

Bibliografia

Contributo dei volontari giuliani, fiumani e dalmati alla guerra di redenzione, 1915-1918, Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1968, p. 199
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Colecchia Claudia, Che vi è di più bello che morire con una palla in fronte : retorica di guerra nel fondo fotografico Ugo Quarantotto, conservato presso la Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, in Il dolore, il lutto, la gloria : rappresentazioni fotografiche della Grande Guerra fra pubblico e privato, 1914-1940, Milano, Angeli, 2019, pp. 124-144
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