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Sommergibile Jalea al cantiere SIDEMAR

Foto de Rota - studio fotografico

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Oggetto
Negativo
Inventario
RO004710
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Archivio storico Foto de Rota
Acquisizione
Detenzione Ente pubblico territoriale; Fondazione CRTrieste; deposito; 2007
Cronologia
1954/05/00; Trieste; Italia
Dimensioni
formato 6 x 6; cm
Materia e tecnica
pellicola / Gelatina ai sali d'argento

Sommergibile Jalea

Dodici dei diciannove marinari del sommergibile Jalea, inabissatosi alle 14.30 del 17 agosto del 1915, sono sepolti al 22esimo gradone del Sacrario di Redipuglia; uno solo dell’equipaggio si salvò. La prua del sottomarino venne urtata violentemente dalla massa di una torpediniera e, poche miglia al largo di Grado da dove era partito la sera prima e colò a picco. L'unico superstite della tragedia fu Arturo Vietri, avvistato e soccorso molte ore dopo l’impatto, aggrappato a una boa foranea dell'Isola del Sole. Per 39 anni il relitto giacque, con il suo carico di giovani vittime, sul fondo. Il sommergibile fu trasferito a Monfalcone e l'8 maggio 1954 furono disinnescati i siluri, recuperate le salme.

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