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Veduta con palombaro : Trieste

Sebastianutti & Benque - studio fotografico

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Oggetto
Positivo
Inventario
F000189
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte
Acquisizione
Proprietà Ente pubblico territoriale; Civici musei di Storia ed Arte; donazione; Benque, Francesco; 1909/05/27
Cronologia
1898 ante; Trieste; Italia
Dimensioni
formato Gabinetto; altezza 164; larghezza 115; mm
Materia e tecnica
carta / Albumina

Palombari

Palombaro al lavoro in Riva del Mandracchio. Il palombaro era anche detto "sotaiero", contrazione di "sott'acqua". Isolato dal mondo esterno, comunicava con strattoni convenzionali, attraverso la corda alla quale era assicurato (da: Trieste romantica: itinerari sentimentali d'altri tempi, p. 132, dove e' riportata la stampa di una foto della Collezione Ottone Lantieri, in cui lo stesso palombaro e' stato fotografato un attimo primo con ancora indosso lo scafandro)./pPositivo esposto nell'ambito della mostra 1891-1914 La Grande Trieste Ritratto di una città. Trieste, Salone degli incanti, 7 febbraio-21 giugno 2015

Bibliografia

Fabio Zubini, Borgo Giuseppino: un tempo zona priva di insediamenti abitativi, poi proprietà di padri cappuccini e minoriti, monaci di San Benedetto, Frati ospitalieri e Fratelli della Misericordia..., Trieste, Edizioni Italo Svevo, 2002, p. 308
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