Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Opiglia, Pietro - fotografo principale
Aquileia - Basilica di Santa Maria Assunta
Particolare del mosaico che ornava il complesso noto in letteratura con il nome di "Grandi Terme", costruito ad Aquileia nel settore sud-occidentale della città antica in età tardocostantiniana. L'edificio, messo in luce negli anni Venti e attualmente in corso di scavo da parte dell'Università di Udine, è noto solo parzialmente: si conosce un ampio "frigidarium", collocato idealmente al centro del complesso, collegato in corrispondenza dei lati brevi mediante due lunghi corridoi a due aule simmetricamente opposte e di identiche dimensioni, interpretate come palestre "apodyteria". A est del frigidario era situata la piscina mentre alcune emergenze poste a ovest sembrerebbero riconducibili alla zona del calidario/tepidario. Completavano il complesso una serie di altri vani, alcuni dei quali riscaldati, posti nelle immediate vicinanze delle due ampie palestre. Le terme erano dotate di un ricco apparato decorativo di cui rimane testimonianza nei rivestimenti in marmo e in mosaico, come si evince dalla foto in esame. Il particolare qui riprodotto ornava l'aula Nord, caratterizzata da una composizione musiva piuttosto articolata (identica, nell'organizzazione, a quella dell'aula Sud): attorno a un grande quadrato centrale decorato da Nettuno sul carro si disponevano sedici pannelli campiti da fitti ornati geometrici impreziositi da personaggi del mondo marino, tra cui Nereidi e Tritoni, e figure di atleti. Chiudevano la decorazione in corrispondenza dei lati brevi due pannelli rettangolari, lunghi come l'ambiente, decorati da soggetti maschili, da interpretare verosimilmente come atleti. La porzione di tessellato qui riprodotta apparteneva al pannello musivo situato a nord dell'aula, ornato da una composizione di ottagoni stellati e quadrati, formanti losanghe e triangoli negli spazi di risulta, con gli ottagoni campiti da busti maschili in proporzioni maggiori del vero. Degli originari cinque ottagoni se ne conservano solo quattro, di cui quello della foto rappresenta il secondo da ovest: riproduce un uomo maturo, con la barba riccioluta e folta e i capelli biondi raccolti in una treccia arrotolata con tre giri sul capo. Il mosaico si data al secondo quarto del IV sec. d.C.