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Aquileia : mosaico

Opiglia, Pietro - fotografo principale

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Oggetto
Positivo
Inventario
F002779
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte
Acquisizione
Proprietà Ente pubblico territoriale; Civici musei di Storia ed Arte; Ufficio Belle Arti
Cronologia
1920-1930 ca.; Aquileia; Italia
Dimensioni
altezza 155; larghezza 220; mm
Materia e tecnica
carta / Gelatina ai sali d'argento

Aquileia - Basilica di Santa Maria Assunta

Particolare del mosaico che ornava il complesso noto in letteratura con il nome di "Grandi Terme", costruito ad Aquileia nel settore sud-occidentale della città antica in età tardocostantiniana. L'edificio, messo in luce negli anni Venti e attualmente in corso di scavo da parte dell'Università di Udine, è noto solo parzialmente: si conosce un ampio "frigidarium", collocato idealmente al centro del complesso, collegato in corrispondenza dei lati brevi mediante due lunghi corridoi a due aule simmetricamente opposte e di identiche dimensioni, interpretate come palestre "apodyteria". A est del frigidario era situata la piscina mentre alcune emergenze poste a ovest sembrerebbero riconducibili alla zona del calidario-tepidario. Completavano il complesso una serie di altri vani, alcuni dei quali riscaldati, posti nelle immediate vicinanze delle due ampie palestre. Le terme erano dotate di un ricco apparato decorativo di cui rimane testimonianza nei rivestimenti in marmo e in mosaico, come si evince dalla foto in esame. Il particolare qui riprodotto ornava l'aula Nord, caratterizzata da una composizione musiva piuttosto articolata (identica, nell'organizzazione, a quella dell'aula Sud): attorno a un grande quadrato centrale decorato da Nettuno sul carro si disponevano sedici pannelli campiti da fitti ornati geometrici impreziositi da personaggi del mondo marino, tra cui Nereidi e Tritoni, e figure di atleti. Chiudevano la decorazione in corrispondenza dei lati brevi due pannelli rettangolari, lunghi come l'ambiente, decorati da soggetti maschili, da interpretare verosimilmente come atleti. Il pannello della fotografia è posto a nord dell'ampio quadrato centrale e al suo interno, entro un bordo di onde correnti a giro multiplo, vi è la raffigurazione di una nereide identificabile con Clymene grazie all'iscrizione presente sopra la sua testa. La nereide siede sulle spire di un tritone, caratterizzato da chele di gambero sulla testa, che reca in mano un bacile colmo d'acqua. La figura è abbigliata con un mantello che le lascia scoperta parte del corpo e porta un diadema sul capo, la bulla intorno al collo e braccialetti sulle braccia, mentre con la mano sinistra regge un'idria baccellata. Si nota un restauro antico in tessere bianche che risarcisce una lacuna visibile a lato della testa del tritone fino alla cornice. Il pavimento si data al secondo quarto del IV sec. d.C.