Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Dirigibili
Guerra mondiale 1915-1918
Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale la flotta italiana, con dodici dirigibili, era la terza dopo quelle di Germania e Francia. Presa la decisione di utilizzare le aeronavi per la ricognizione e soprattutto per il bombardamento, si arriva ben presto a constatare come i modelli disponibili siano troppo sensibili alle condizioni atmosferiche e troppo vulnerabili anche nei confronti di difese approssimative e poco organizzate. A peggiorare la situazione sono poi i criteri di impiego, che in un primo tempo presuppongono un utilizzo del dirigibile a diretto supporto delle forze di terra e, solo a conflitto inoltrato si comprende che sono mezzi vulnerabili e possono essere impiegati contro obiettivi realmente paganti, portando l'offesa contro elementi della struttura logistica, in un secondo tempo, contro i campi d'aviazione dell'avversario. In questo modo, a partire dagli ultimi mesi del 1917, l'azione dei dirigibili, che si sviluppa necessariamente nelle notti senza luna, integra quella delle squadriglie da bombardamento, che agiscono di giorno e di notte. L'autonomia delle aeronavi viene sfruttata anche, a partire dal 1916, per il pattugliamento delle rotte costiere e delle linee di comunicazione con le isole maggiori nel quadro delle misure di contrasto attuate nei confronti della guerra sottomarina nelle acque del Mediterraneo.