Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Donne giovani giapponesi
La cartolina è stata affrancata sul recto con annullo "di favore", il collezionista-filatelico evidentemente non voleva farsi mancare nulla e in questo modo ci ha reso un servizio permettendoci di datare la cartolina. Il bel francobollo color bronzo col disegno dell'araba fenice venne emesso il 10 maggio 1925 per commemorare il venticinquesimo anniversario di matrimonio, le "nozze d'argento", dell'imperatore Yoshihito e l'imperatrice Sadako. L'annullo riporta la data alla maniera giapponese: anno-mese-giorno, 2-5-17, dove l'anno viene computato secondo il periodo di regno dell'imperatore Showa, in questo caso il suo secondo anno, cioè il 1927.Il nome e l'indirizzo che appaiono stampati nell'area destinata al messaggio, sul verso, sono probabilmente quelli della società cha ha utilizzato la cartolina come veicolo pubblicitario. Non è stata prodotta per il mercato internazionale, vista la mancanza di didascalie in inglese; la scritta sul bordo sinistro del verso, forse il nome dell'editore o dello stampatore, è in caratteri kanji. L'immagine è la raffigurazione di una dama di corte del primo periodo Heian, il periodo Fujiwara (858-1160), una delle fasi culturalmente e artisticamente più importanti del Giappone, in cui vissero delle aristocratiche dame di corte (nyobo), autrici di celebri opere - anche nel genere dello zuihitsu, simile al diario - che costituiscono alcune delle più fulgide gemme del firmamento letterario dell'epoca. Sono Murasaki Shikibu (ca. 973-1014) autrice del capolavoro Genji Monogatari (La storia di Genji), Sei Shonogan (965-dopo il 1010) del Makura no Soshi (Note del guanciale), Izumi Shikibu (ca. 976-ca. 1033) del Izumi Shikibu nikki (Diario di Izumi Shikibu), Akazome Emon (ca. 956-1041) del Eiga Monogatari (Storia di splendori). Le loro opere ci offrono la possibilità di conoscere la condizione delle donne di corte dell'epoca e la loro visione della vita e dell'amore. La giovane donna della cartolina è abbigliata e acconciata secondo la moda del tempo, indossa lo junihitoe, un suntuoso abito indossato solo dalle dame di corte, formato da 12 vesti di seta e dal peso di circa 20 chili; i lunghissimi capelli, lunghi più della propria statura, di un nero corvino dai riflessi blu, sono sciolti sulle spalle; le sopracciglia sono rasate e poi tratteggiate, spesse e sfumate, un po' più in alto sulla fronte; tra le mani ha uno shakuhachi, il flauto dritto di bambù tipico della musica tradizionale giapponese.