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Ponte della ferrovia Luccinico - Gorizia

Anonimo - fotografo principale

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Oggetto
Positivo
Inventario
F019722
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte
Acquisizione
Proprietà Ente pubblico territoriale; Civici musei di Storia ed Arte; donazione; Gasparini, Lina; 1933/03/16
Cronologia
1916 post; Ponte di Salcano; Italia
Dimensioni
altezza 65; larghezza 90; mm
Materia e tecnica
carta / Gelatina ai sali d'argento

Guerra mondiale 1915-1918 - Friuli Venezia Giulia

Fronte dell'Isonzo

Lucinico

Il ponte di Salcano fu distrutto dalle truppe austro-ungariche in ritirata tra l'8 e il 9 agosto 1916, durante la Sesta battaglia dell'Isonzo, fatto esplodere per ostacolare l'avanzata italiana. Durante la Prima Guerra Mondiale, Gorizia e Lucinico furono al centro di feroci combattimenti e strategicamente cruciali per l'Italia, che le conquistò definitivamente l'8 agosto 1916, durante la Sesta Battaglia dell'Isonzo. Lucinico, situata vicino al Monte Calvario, fu pesantemente bombardata già dal 1915, diventando un caposaldo austro-ungarico difensivo di Gorizia. La presa di Gorizia rappresentò la prima grande vittoria italiana della guerra, ma costò moltissimi sacrifici umani. Il Ponte di Salcano, fu successivamente ricostruito dagli Italiani come simbolo della riacquisizione della zona giuliana e della dimostrazione di abilità tecnica. Sebbene esistessero soluzioni economiche e funzionali in ferro, il nuovo ponte fu edificato in pietra, diventando il più lungo ponte ad arcata unica in pietra del mondo con una campata di 85 metri, e presenta ancora oggi la sua esistenza, con un numero differente di archi rispetto alla prima realizzazione.

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