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Anni '60 Nave Ercole al pontile oleodotto SIOT

Foto Omnia di Ugo Borsatti - fotografo principale

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Oggetto
Negativo
Inventario
UBNP006007
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Archivio storico Foto Omnia di Ugo Borsatti
Acquisizione
Detenzione Ente pubblico territoriale; Fondazione CRTrieste; deposito; 2007
Cronologia
1960-1965; Trieste; Italia
Dimensioni
formato 24 x 36; mm
Materia e tecnica
pellicola / Gelatina ai sali d'argento

Nave d'appoggio Ercole

Bagnoli della Rosandra - Oleodotto Transalpino

Costruita nel 1902 nei Cantieri Pattison di Napoli, come rimorchiatore di altura, fu inizialmente battezzata Ciclope. Aveva un dislocamento di circa 763 tons, una lunghezza di circa 57 mt, larghezza 9 mt, immersione 4 mt ed una velocità non proprio esaltante di 12 nodi, generati da caldaie a vapore, quelle con in fuochisti a spalare carbone tanto per intenderci. Svolse onorevolmente il suo mestiere attraversando più guerre, recuperando naufraghi e rimorchiando navi danneggiate, facendo quell’oscuro e umile lavoro che solo le navi minori sanno fare, ma senza il quale le navi maggiori sarebbero perse. Nelle tragiche vicende del 8 Settembre si trovava nel porto di Napoli alla banchina della Base Navale. Per evitare che cadesse in mani ostili mollò gli ormeggi e venne autoaffondata dall’Equipaggio, per fortuna non in acque profonde e senza danni irreparabili. Recuperata nel Settembre del 1948 dalla Marina, nel quadro del progetto di ricostituzione delle forze subacquee d’assalto, iniziato in silenzio nel 1947, fu sottoposta a radicali lavori di ripristino che durarono sino al 1951 e così riprese il suo servizio, questo volta col nome di ERCOLE, come nave appoggio, ufficialmente per palombari. Nel 1965 fu sostituita dalla Nave Ape. Tratto da https://www.anaim.it/ricordi-di-nave-ercole/

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