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Orchestra Brizzi

Anonimo

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Oggetto
Positivo
Inventario
F252859
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte
Acquisizione
Proprietà Ente pubblico territoriale; Civici musei di storia ed arte; donazione; Lantschner, Ermanno; 2023/05/25
Cronologia
1880; Italia
Dimensioni
altezza 237; larghezza 415; mm
Materia e tecnica
carta / Albumina

Orchestra Enea Brizzi

Brizzi, Enea

Nato all'isola del Giglio il 26 febbr. 1821 da Pietro e Maddalena Rosi, trascorse l'adolescenza e la gioventù a Firenze, dove studiò armonia e composizione con L. Picchianti e L. M. Viviani. Dedicatosi anche allo studio della tromba con P. Mattiozzi, nel 1842 fu nominato capo della fanfara dei carabinieri e nel 1850 passò a dirigere la banda dei veliti toscani, coadiuvato dai fratelli Gioacchino e Giovanni Bimboni. Compose, inoltre, vari inni, marce e altra musica per banda, fra cui si ricordano l'inno Delle spade il fiero lampo di A. Brofferio e la marcia Il parco. In seguito fu nel corpo dei granatieri (1859) e nel 35º reggimento di fanteria (1861); terminato il servizio militare il 30 apr. 1865, diresse dapprima come soldato, poi come ufficiale la banda musicale della guardia nazionale di Firenze. Fin dagli anni giovanili il B. fu pure variamente attivo: nel 1842 aveva fondato, infatti, insieme con G. Niccolai, la casa musicale "Brizzi e Niccolai", che mantenne questo nome anche quando il B., per dissesti economici, si ritirò. Miglior sorte ebbe, invece, la Società orchestrale Orfeo, da lui fondata e diretta, con la quale viaggiò molto per tutte le principali città d'Italia, ottenendo ovunque grandi successi. Come suonatore di tromba fu assai ricercato nelle orchestre per il suo suono forte ed espressivo e il suo "fraseggiare più che da strumentista da cantante perfetto". Tratto da Treccani on line

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