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Legione italiana volontari redenti : Vladivostok

Anonimo

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Oggetto
Positivo
Inventario
F044908
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte
Acquisizione
Proprietà Ente pubblico territoriale; Civici musei di Storia ed Arte; donazione; Furlan, Carlo; 1958/05/15
Cronologia
1919; Russia
Dimensioni
altezza 105; larghezza 165; mm
Materia e tecnica
carta / Gelatina ai sali d'argento

Volontari giuliani

Oltre 25.000 soldati di etnia italiana dell'esercito dell'Impero austro-ungarico furono fatti prigionieri sul fronte russo nei primi anni della Grande guerra. Molti di loro furono aiutati dalle autorità italiane ad uscire dai campi di concentramento della Russia, una volta qualificatisi come Italiani e non più Austroungarici. Un gruppo consistente di questi militari, calcolato in circa 10.000, evitò la guerra civile russa, andando fino in Cina e raggiungendo la piccola colonia del Regno d'Italia detta Concessione italiana di Tientsin. Alcuni di questi ex-prigionieri irredenti decisero di combattere sotto la bandiera dell'Italia e furono arruolati nella Legione Redenta, guidata dal maggiore dei Carabinieri Reali Cosma Manera. Infatti nei primi mesi dell'estate del 1918 arrivarono a Tientsin inizialmente oltre 900 militari "irredenti" (principalmente dal Trentino e dalla Venezia Giulia-Dalmazia), provenienti dalla Russia europea usando la ferrovia transiberiana.

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