Silvio Benco

Anonimo

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Oggetto
Positivo
Inventario
CMTF000966
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”; Raccolta storico-musicale Schmidl
Acquisizione
Proprietà Ente pubblico territoriale; Civici musei di storia ed arte
Cronologia
ca. 1930; Trieste; Italia
Dimensioni
formato Cartolina; altezza 140; larghezza 90; mm
Materia e tecnica
carta / Gelatina ai sali d'argento

Benco, Silvio

Inizia la sua attività giornalistica come apprendista nella redazione dell'Indipendente, nel 1903 passò alla redazione del Piccolo, ma l'intervento dell'Italia nella prima guerra mondiale portò alla soppressione del giornale nel 1916. Benco fu confinato a Linz, al suo ritorno a Trieste, fondò e diresse la rivista Umana, che uscì dal maggio al novembre 1918, con lo scopo di orientare le coscienze in quei difficili momenti. Quando uscì di nuovo Il Piccolo, riprese la collaborazione e nel 1943, caduto il regime fascista, ne divenne il direttore sino a quando, il 9 settembre, i fascisti invasero la redazione del giornale e lo minacciarono di morte. Si ritirò allora nel paese di Turriaco, da dove non si mosse più./pBenco resta il maggior cronista e critico della letteratura triestina, di cui può considerarsi il più autorevole conoscitore. Egli fu molto vicino alla vita del teatro, specialmente di quello musicale. Amico dei compositori A. Smareglia e G. F. Malipiero, scrisse per il primo i libretti delle opere La Falena (Trieste 1897), Oceana (Venezia 1903), Abisso (Milano 1926), e per il secondo quelli di Elen e Fuldano (1907) e di Canossa (1911).

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