Amedeo Chiantoni

Anonimo

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Oggetto
Positivo
Inventario
CMTF000407
Collocazione
Palazzo Gopcevich
Acquisizione
Proprietà Ente pubblico territoriale; Civico museo teatrale
Cronologia
1900 ca. ; S.l.
Dimensioni
formato Cartolina; altezza 135; larghezza 90; mm
Materia e tecnica
carta / Gelatina ai sali d'argento

Chiantoni, Amedeo

Nasce in una famiglia di attori ed esordisce con il padre Gaetano Chiantoni, capocomico di una piccola compagnia che rappresentava commedie e drammi popolari. Nel 1897, dopo essere stato secondo brillante, Alfredo De Sanctis lo scrittura come amoroso. Si afferma con la compagnia di Irma Gramatica e Enrico Reinach. Fra il 1909 e il 1912 è primattore della Stabile romana del Teatro Argentina, diretta da Ettore Paladini avendo Luigi Cimara con sé, e successivamente capocomico in società con Pagliara. Nel suo repertorio spazia continuamente dal genere storico-romantico al leggero. Si ricorda in particolare la sua interpretazione di Neri ne La cena delle beffe di Sem Benelli - autore particolarmente caro a Chiantoni - alla prima del Teatro Argentina di Roma nel 1909. Fra le interpretazioni di genere storico si ricorda la tragicommedia Orione di Ercole Luigi Morselli, Andrea del Sarto di V. Soldani, La giovane Italia di Domenico Tumiati, mentre, per il genere più popolare, Pietra fra pietre di Hermann Sudermann, La morte in vacanza di Alberto Casella, Vertigine di Gherardo Gherardi. Fu anche protagonista di una memorabile edizione dell'Amleto di William Shakespeare che il famoso critico Eligio Possenti definì pittoresco e tormentato rispetto quello angosciato di Ruggero Ruggeri e quello martoriato di Alexander Moissi. Frequenti le sue partecipazioni alla prosa radiofonica dall' EIAR e della RAI, all'interno della Compagnia di Roma della Radio Italiana. Era il marito dell'attrice drammatica Alfonsina Pieri, padre dell'attore Renato Chiantoni, è fratello dell'attrice Giannina Chiantoni.

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