Il giornalista Tullio Stabile con autovettura

Foto Omnia di Ugo Borsatti - fotografo principale

STAMPA pdf
Oggetto
Negativo
Inventario
UBNP001670
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Archivio storico Foto Omnia di Ugo Borsatti
Acquisizione
Detenzione Ente pubblico territoriale; Fondazione CRTrieste; deposito; 2007/00/00
Cronologia
1956/03/15; Trieste; Italia
Dimensioni
formato 6 x 6; cm
Materia e tecnica
pellicola / Gelatina ai sali d'argento

Stabile, Tullio

Nato a Lussinpiccolo il 29 settembre 1912 era giunto a Trieste a pochi mesi. Conseguito il diploma di ragioniere, si era laureato in economia nel 1947 ma la vocazione giornalistica, dentro di lui già in età giovanile, lo aveva portato nel 1932 a collaborare con Il Popolo di Trieste, di cui era divenuto in seguito redattore e segretario di redazione. Durante l'occupazione nazista di Trieste aveva avuto il ruolo di direttore della emittente Radio Litorale Adriatico, con particolare attenzione al notiziario locale. Dopo l'occupazione titina della città e nel periodo successivo, sotto il Governo militare alleato, aveva creato un'agenzia di distribuzione dei giornali. Cessata questa attività, nel 1949 gli era stato offerto l'incarico di capo dei servizi sportivi del Corriere di Trieste, dove era rimasto fino al 1958. Cessate le pubblicazioni, aveva avviato una collaborazione con Il Piccolo, da cui nel 1962 era stato assunto quale redattore. Fino al 1982, data del suo collocamento in quiescenza, aveva fatto parte della redazione del giornale di Chino Alessi, dedicandosi in particolare alle pagine motoristiche e dell'economia. La sua passione per lo sport aveva potuto manifestarsi anche al Messaggero Veneto. Attivo nelle organizzazioni giornalistiche dal 1949 quale consigliere regionale dell'Unione stampa sportiva italiana e successivamente della Associazione della stampa. Sua grande passione calcistica il Ponziana, di cui era stato dirigente alla fine degli anni cinquanta. Ma il campo dove aveva potuto meglio estrinsecare il suo spirito sportivo erano state le gare di regolarità automobilistiche riservate ai giornalisti, che lo avevano visto campione d'Italia ben dieci volte. In una edizione memorabile, del 1968, aveva sbaragliato tutti i concorrenti nella prova finale a Cortina e si era aggiudicato una Alfa Romeo 1750. Muore nel 2009. Articolo tratto da Il Piccolo, 31.12.2009

stampa