Scoprimento monumento ad Alma Vivoda

Foto Omnia di Ugo Borsatti - fotografo principale

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Oggetto
Negativo
Inventario
UBNP004397
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Archivio storico Foto Omnia di Ugo Borsatti
Acquisizione
Detenzione Ente pubblico territoriale; Fondazione CRTrieste; deposito; 2007/00/00
Cronologia
1971/06/28; Trieste; Italia
Dimensioni
formato 35; mm
Materia e tecnica
pellicola / Gelatina ai sali d'argento

Vivoda, Alma - Celebrazioni - Trieste

Alma (Amabile all'anagrafe) nasce a Chiampore il 23 gennaio 1911. Iscritta al Partito Comunista, negli anni Trenta gestisce con il marito Luciano Santalesa l'osteria La Tappa, punto di ritrovo degli antifascisti. Santalesa viene arrestato nel 1940 e Alma mantiene i contatti con le formazioni partigiane italiane e slovene. Cura la redazione del foglio La nuova donna.Nel gennaio 1943 entra in clandestinità e aiuta il marito a evadere. Alma viene uccisa il 28 giugno 1943.

Bibliografia

Alma Vivoda: la prima donna caduta in Italia nella lotta di liberazione, Muggia, Circoli UDI, 1984
Consulta OPAC BiblioEst SBN

Sema Paolo, Sola Aldo, Bibalo Marietta, Battaglione Alma Vivoda, [Milano], La pietra, 1975
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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