Istituto femminile di coltura a Villa Haggiconsta

Anonimo

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Oggetto
Positivo
Inventario
F253114
Collocazione
Palazzo Gopcevich; Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; Fototeca dei Civici musei di storia ed arte
Acquisizione
Proprietà Ente pubblico territoriale; Civici musei di storia ed arte; donazione; Schizzi, Giulio; 2018/10/18
Cronologia
1924-1925; Trieste; Italia
Dimensioni
altezza 200; larghezza 455; mm
Materia e tecnica
carta / Gelatina ai sali d'argento

Trieste - Villa Haggiconsta

Berlam, Ruggero

La villa venne costruita su progetto di Ruggero Berlam nel 1889. A commissionarla fu Giorgio Haggiconsta, un ricco possidente di origine greco-russa marito di Elena di Demetrio, proprietaria del fondo. Alla morte dei proprietari, l'edificio fu acquistato da un cittadino italiano che lo cedette al Comune di Trieste. A partire dal settembre 1924 fu sede dell'Istituto femminile di coltura e proponeva corsi liberi rivolti a un pubblico femminile di "lingua e letteratura italiana, francese, tedesca, inglese, storia della cultura e dell'arte, lavori femminili ed artistici, disegno, pittura, pittura, modellatura, incisione, corso pratico di batik, musica, ginnastica svedese ed armonico ritmica, danza classica". La foto ritrae, tra le altre, Fulvia, madre del donatore e la sorella Bruna Stoelker. Negli anni Trenta fu donata all'Opera Nazionale Balilla, affinché la destinasse a "Casa della Giovane Italiana" e, di conseguenza, vennero eseguiti dei lavori di adattamento, in particolare ai fabbricati di servizio. Tra il 1962 e il 1968 la villa venne utilizzata dall'Opera di assistenza ai profughi giuliani e dalmati, mentre nel 1972 la proprietà della struttura passò alla Regione che, dopo i restauri seguiti dall'ingegner Pietro Cvitanich, la destinò ad accogliere un centro di educazione motoria. Il complesso della villa comprendeva in origine, oltre all'edificio padronale, la scuderia, una rimessa, la lavanderia, le serre e un giardino all'inglese, il tutto progettato da Berlam. L'edificio principale, in stile eclettico con rimandi all'architettura italiana del Cinquecento, presenta una pianta ed una composizione dei volumi mosse ed asimmetriche ma equilibrate nell'insieme. Sul lato principale si distinguono tre corpi in altezza decrescente con una torretta che domina il complesso.

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