Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Ritratto di giovane uomo a mezza figura, ruotato lievemente verso sinistra, stagliato su fondo sfumato.
Il ritratto in miniatura, insieme al suo pendant inv. 18192, è entrato nelle collezioni civiche nel 1976 attraverso il legato Rusconi-Opuich. Esso offre l’immagine di Carlo Antonio Fontana (Trieste 1809-1886), attivo, come il padre Carlo d’Ottavio (1774-1832), nella ditta commerciale familiare, che trattava soprattutto tabacco, che si impegnò. Nel periodo 1833-1864 fu membro della Camera di Commercio e deputato di Borsa. Nel 1833 sposò Adele Reisden, figlia di Federico Giuseppe, da cui ebbe cinque figli: Natalia (Trieste, 1835-1858), Carlo Ottavio (Trieste, 1837-1896), Adele (Trieste, 1838-1914), Guido (Trieste 1841-1891) e Ortensia (Trieste, 1846-1868). Nel corso della sua vita coltivò vari interessi culturali: fu tra i primi a Trieste, nel 1839, ad acquistare una macchina Daguerre, intrattenne rapporti e acquistò opere da diversi artisti (Eugenio Bosa, Natale e Felice Schiavoni, Ippolito Caffi) e fu tra i fondatori del giornale “La Favilla”. Per un suo profilo, si rinvia a Scopas 2014, pp. 170-188. L’abbigliamento e l’acconciatura, oltre ai dati fisionomici, suggeriscono una datazione agli anni trenta del XIX secolo. Per quanto riguarda l'attribuzione, il solo cognome non ci permette con certezza di attribuire la miniatura ad Andrea De Castro (Pirano, 1806-Trieste 1884): in quegli anni erano attivi, quali miniaturisti, anche Luigi De Castro (Trieste, 1803-post 1837) e di Tommaso De Castro (Pirano 1788 -Trieste 1854). Dell’effigiato è noto un ritratto attribuito a Giovanni Pagliarini (cfr. Quinzi 2012, p. 231, cat. DE41).
Rossella Scopas Sommer, La collezione Fontana, in AFAT. Arte in Friuli, Arte a Trieste, 33, 2014, pp. 167-196.
Alessandro Quinzi, Giuseppe Tominz, Trieste, Fondazione CRTrieste, 2011, p. 231, cat. DE41.
Rossella Scopas Sommer, La collezione Fontana, in AFAT. Arte in Friuli, Arte a Trieste, 33, 2014, pp. 167-196.
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