Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Meno noto del fratello Giuseppe, forse il paesaggista di maggior successo operante a Verona nella prima metà dell'Ottocento, Carlo Cannella predilesse, quali soggetti, le vedute di Verona, Venezia, Milano, Firenze e gli interni delle chiese delle medesime città , arricchendo le scene con la presenza costante di macchiette popolari di ascendenza fiamminga. Per quanto riguarda il dipinto "Interno del Duomo di Milano" probabile che si tratti della ripresa di un'opera analoga del fratello "Interno di una chiesa Gotica" (Milano, propr. Ongaro) datata 1837 (R. Bassi - Rathgeb, Il pittore G. Canella 1788 - 1847, Bergamo 1945, tav. XVI). Dal Catalogo della V Esposizione della Società Triestina di Belle Arti del 1844 risulta che un dipinto di Carlo Canella, titolato sempre "L'interno del Duomo di Milano", venne acquistato dalla stessa Società per 15 fiorini. Si sottolinea inoltre come esista una tela dal medesimo titolo (Vienna propr. Wollisch), firmata Canella minore (sic) e pubblicata su di una monografia dedicata al fratello Giuseppe (R. Bassi - Rathgeb,1945, tav. XXVII) che una versione, solo parzialmente difforme, rispetto al nostro quadro. Relativamente alla circolazione di queste opere nell'ambito triestino, possiamo ricordare che Carlo Canella partecipò anche alla III Esposizione della Società Triestina di belle Arti del 1843 con tre dipinti: "Parte di una casa rustica con figure e bestiame", "L'interno di una cucina" e "Cena nell'interno di una stanza". In essi sicuramente evidente una notevole analogia con la produzione del fratello, cosa che, d'altra parte, si riconferma anche nei due quadri conservati al Civico Museo Revoltella. A tal proposito si può notare come i personaggi popolari trovino i loro più puntuali modelli di riferimento in alcuni disegni di Giuseppe Canella ora conservati a Milano (Museo del Castello) fra i quali ricordiamo: "Chiesa di S. Eustachio a Parigi" e "Mercato a Parigi". Sulla presenza dei due fratelli alle esposizioni triestine, la Levi precisa: "Anche da Milano vennero paesaggisti e vedutisti, come Giuseppe Bisi [...], Luigi Riccardi ed i due Canella, Carlo e Giuseppe, quest'ultimo habituè alle esposizioni dei Kunstvereine tedeschi" (Levi, 1985, p. 19).
Il Museo Revoltella di Trieste, a cura di Maria Masau Dan. Vicenza : Terraferma ; Trieste : Museo Revoltella, 2004, p. 220